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A Tirano la shoah nell'arte di Georges de Canino

CULTURA E SPETTACOLO - 25 02 2022 - Guido Monti

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/Palazzo Foppoli

Georges de Canino, nato a Tunisi nel 1952, è un artista italo francese di religione ebraica che ha maturato la sua carriera tra Roma, dove si è diplomato all'accademia delle Belle Arti, Marsiglia e Parigi. Attorno agli anni '70 ha iniziato a dedicarsi al tema della memoria collettiva, concentrandosi sulla shoah e la resistenza europea al nazifascismo. Proprio sull'olocausto è incentrata l'esposizione intitolata 'Sguardi di memoria. Quello che della storia non sapevamo' che è stata inaugurata il 24 febbraio ed è ospitata nella sala delle mostre di palazzo Foppoli a Tirano, dove rimarrà allestita fino al 6 marzo.

 

La mostra, curata dal prof. Simone Evangelisti dell'istituto 'Balilla Pinchetti' in collaborazione con l'assessore alla cultura tiranese Sonia Bombardieri, si compone di 20 opere e bozzetti di de Canino donate all'istituto 'Largo Brodolini'. di Pomezia e al museo storico della Liberazione di Roma. I quadri raffigurano i volti di vittime o sopravvissuti alla terribile esperienza dei lager e di persone che hanno lottato contro la tirannide del nazifascismo, salvato vite sacrificando a volte la propria e protetto i perseguitati. A fianco di personaggi famosi quali lo scrittore Primo Levi, il pastore battista e leader politico della non violenza Martin Luther King e la prima donna presidente del Parlamento europeo, Simone Veil, ci sono figure meno note ma egualmente degne di menzione. Tra gli altri vanno citati anche coloro che hanno avuto contatti con la provincia di Sondrio: si tratta di Gianfranco Mattei, chimico e docente del Politecnico di Milano che fece parte dei primi gruppi partigiani in Valfurva.e poi si impiccò per evitare di fare rivelazioni sotto la tortura della Gestapo, e della scrittice Edith Bruck, di origine ungherese e naturalizzata italiana, che nei giorni scorsi è stata a Sondrio per parlare in veste di testimone diretta della shoah, alla quale è riuscita a sopravvivere.

 

Alla mostra, che ha il patrocinio della Comunità ebraica di Roma, dell'Unione cristiana evangelica battista d'Italia, del centro internazionale Antinoo e dell'associazione Progetto Memoria, hanno contribuito fornendo documentazione l'Anpi della provincia di Sondrio e la sezione 'Ezio Vedovelli' Valtellina-Valchiavenna del Movimento federalista europeo. 

 

Guido Monti

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