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Accadeva oggi a Tirano: 29 marzo 1921, i funerali di don Albonico

CULTURA E SPETTACOLO - 29 03 2021 - Ivan Bormolini

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/LA LAPIDE DEDICATA A DON ALBONICO NELLA CAPPELLA DEL CIMITERO
LA LAPIDE DEDICATA A DON ALBONICO NELLA CAPPELLA DEL CIMITERO

(Di Ivan Bormolini) Concludo questa mia carrellata sul centenario dalla morte di don Albonico con qualche notizia sui solenni funerali.

 

Il 29 febbraio di cento anni fa come oggi, era un martedì, saliva sul pulpito della nostra Collegiata il Molto Reverendo Teologo Gerolamo Bonazzi che diceva l'elogio funebre; molto lunga e densa di particolari inerenti alla vita terrena dell'illustre sacerdote, era stata la sua omelia di cui vi riporto qualche significativo stralcio.

“ Velo di profonda e generale tristezza, volti mesti e lacrimosi, espressioni di cordoglio risonanti tra le mura domestiche, bandiere abbrunate, porte delle case e dei negozi listate a nero, tutto dice chiaramente che Tirano è colpita da sciagura, che sopra il capo dei tiranesi è passato il dolore.

Nessun occhio rimase asciutto, nessun labbro fu senza la preghiera del suffragio, nessun cuore fu libero dalle strette dell'ambascia, quando allo spuntar dell'aurora del Venerdì Santo corse veloce, ma desolante, la triste nuova: Il nostro prevosto è morto”.

Oggi dopo cinque giorni di ressa d'attorno al feretro caro per vedere ancora una volta il volto del Padre, per ammirare il sorriso buono ed umile che rendeva il volto del sacerdote simpatico ed attraente, per vedere sulle sue spoglie la la lacrima del dolore e portare il suffragio cristiano... oggi con concorso devoto ed insolito, coll'intervento spontaneo di numerosi sacerdoti, di autorità civili e militari, col popolo in massa ( senza distinzione di colore politico ) oggi si dà sepoltura al caro Estinto che nei 57 anni passati a Tirano seppe sempre attirare a sé la stima, l'amore, dirò anzi la venerazione di tutti i figli suoi che apprezzarono sempre il suo forte ingegno, la sua singolare virtù, il suo instancabile zelo......

…..Che il nostro Prevosto fosse un uomo di spirito, lo dice il consenso generale dei Tiranesi, dei Sacerdoti, lo dice il nostro tempio, oggetto delle sue cura per abbellirlo sempre sempre più.....

...Però la Chiesa così abbellita rimarrà e i posteri diranno:

“ A Tirano passò un Parroco di spirito”....

Egli era al confessionale, lunghe ore vi passava, né voleva a stapparlo da quel luogo l'essere digiuno, la stanchezza, gli altri doveri che numerosi lo attendevano. Fu apostolo del confessionale!

E poiché l'amministrazione del Sacramento della Penitenza rubava al Parroco moltissime ore della sua giornata, egli rubava molte ore al riposo notturno per preparare con accurata e scelta lingua italiana le prediche e le dottrine....; le finestre dello studiolo illuminate sino a tarda ora, dicevano:

“Il Parroco veglia, il Parroco studia”.

 

…Spuntava l'aurora del Venerdì passato e il Sacerdote Santo faceva il Suo ingresso in Paradiso.

Addio...e prega, ...addio... e benedici, …...addio e aspettaci in Paradiso....

...Nei gaudi eterni non dimentica il popolo di Tirano che lasci orfano e desolato!...

Concluse le esequie in chiesa, il corteo per i funerali si era svolto con la seguente disposizione:

Asilo, Scuole, Angelo Custode, Figlie di Maria, Confraternita, Alpini, Guardie di Finanza, Carabinieri, Musica, Scuola di Canto, Clero, Feretro.

Porta fiocchi di sinistra:

Mons. Majolani, Angelo Camagni, Avv. Lantieri, Avv. Mastropasqua.

Porta fiocchi di destra:

Arciprete Bellesini, Stoppani, Ing. C. Caviraghi, Notaio Lambertenghi.

Seguivano:

Corpo dei Pompieri, Parenti esclusivamente, Rappresentanze senza vessillo:

Municipio, Ospedale, Congregazione di Carità, Commissione per il Culto, Fabbriceria, Pretori, Ricevitori del Registro, Ricevitore della Dogana,, Agente delle Imposte, Ente autonomo dei Consumi, Clero, Banche, Sindaci, Reduci, Azienda Elettrica Municipale.

Dopo questi si allineavano al corteo: Ufficiali, Società Operaia Cattolica Maschile, Società Operai Democratica Maschile, Società di Mutuo Soccorso, Ferrovieri, Circolo Cattolico, Uomini, Società

Cattolica Femminile, Società Operaia Femminile, Oratorio Femminile, Scuole Estive, Donne.

Il paese di Tirano, nelle vie non percorse dal corteo, sembrava in quella mattina un paese abbandonato, perché tutte le case erano chiuse non una persona si mostrava.

Tutti, tutti accompagnavano il loro Prevosto al Cimitero, e la generale mestizia ed il dolore diffuso sui volti faceva pensare che quel caro morto non dovesse avere cognome, ma avesse ad essere un congiunto di tutte le famiglie Tiranesi.

L'ANNO DOPO: nel 1922 nel nostro Campo Santo veniva eretta per volontà della popolazione di Tirano una cappella funeraria quale ultima e definitiva dimora dell'illustre Prevosto.

Oltre ad un suo ritratto scolpito di grande pregio, vi troviamo una lapide dove ci sono incise queste parole:

 

                                                    LUIGI ALBONICO

                               NATO A GRANDATE IL 21 GIUGNO 1831

                            NEL 1848 SOLDATO DELLA NUOVA ITALIA

                                                NEL 1854 SACERDOTE

                                   DAL 1864 PREVOSTO DI TIRANO

                                                  AL 25 MARZO 1921

                                    CHIAMATO A GIUDIZIO DI DIO

                                 INTANTO CHE QUI LE SUE SPOGLIE

                                    ASPETTANO L'ANGELICA TOMBA

                                              DITEGLI UN REQUIEM

 

Nella cappella, certamente oggi bisognosa di restauri, si vede in basso a destra anche una lapide che ci ricorda i genitori dell' Albonico, Giuseppina Marzorati deceduta l'11 novembre 1881 a settant'anni e Giuseppe Albonico morto il 22 novembre 1888 a 87 anni, bellissima è la dedica a loro intitolata e che se verrà il tempo in cui l'intera cappella verrà recuperata dagli indelebili segni del tempo, andrebbe collocata in una posizione ben più degna.

Monsignor Giuseppe Ambrosini, che era stato il suo successore a guida della parrocchia dal 1921 al 1929, annotava sul libro dei morti in lingua latina di cui vi riporto la traduzione a definitiva conclusione di questi appuntamenti dedicati all'Albonico:

 

“Nacque a Grandate nelle vicinanze di Como, Giovane diciassettenne, ardente d'amore per la patria da liberare, combatté, quale volontario nella guerra del 1848 contro gli Austriaci; consacrato sacerdote fu dapprima Coadiutore a Schignano ( d'Intelvi ) in seguito Professore di lingua e letteratura italiana nel seminario di Sant' Abbondio; nel 1864 venne eletto Prevosto di Tirano; per 57 anni si impegnò senza risparmio da buon soldato di Cristo con zelo straordinario, saggezza eccezionale e fine eloquenza nell'amministrare i fedeli. Dopo una vita intemerata, consumato dagli anni, a letto da soli tre giorni improvvisamente se ne andò di venerdì giorno sacro per il ricordo dell'Annunciazione alla Beata Vergine Maria e della morte di Cristo.

Il suo corpo fu sepolto con solenne cerimonia alla presenza di oltre quaranta sacerdoti con la partecipazione di tutta la popolazione.

Possa assistere dal cielo i suoi successori che qui in terra combattono”.

 

(Fine settima ed ultima parte)

 

FONTI: In memoria ed in ricordo del sacerdote Luigi Albonico. Tirano 25 marzo 1992 primo anniversario della sua morte. Non è possibile risalire alla Tipografia dell'opuscolo redatto dai parenti del sacerdote.

La Chiesa di San Martino in Tirano. Autori William Marconi e Gianluigi Garbellini. Le notizie sono tratte dal Capitolo Decimo Luigi Albonico a cura di William Marconi.

La fotografia di copertina e le successive allegate sono di Ivan Bormolini.

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