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Cerimonia del Trentennale dell’alluvione in Valtellina con Mattarella

CULTURA E SPETTACOLO - 12 07 2017 - Redazione

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/sergio mattarella
Foto di ElisonSeg (cc.2.0)

Nella mattinata di martedì 18 luglio si svolgerà, presso la frazione di Aquilone del Comune di Valdisotto, la cerimonia celebrativa del Trentennale dell’alluvione in Valtellina, per la quale è prevista la partecipazione del Signor Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

 

La cerimonia istituzionale avrà inizio alle ore 11.00 con la deposizione della corona alle vittime della tragedia, con la lettura dei saluti delle Autorità presenti e di una poesia da parte di una bambina, dedicata alle giovani vittime.

 

Nel corso della cerimonia, dopo che la corale della Parrocchia di Cepina avrà cantato “Il Signore delle cime” saranno consegnate, in tre momenti distinti e rispettosi della cerimonia, dal Signor Prefetto di Sondrio, alcune targhe alle Istituzioni centrali, rappresentate dalle Alte Autorità, alcuni attestati in memoria ai familiari delle vittime e alcuni attestati di benemerenza agli Enti ed Organismi locali. Tutto ciò, naturalmente quale contributo per la fattiva e determinante attività di soccorso ed assistenza alle popolazioni colpite dalla tragedia.

 

Alla consegna delle 12 targhe alle Istituzioni centrali, seguirà la Santa Messa prevista per le ore 12.00, celebrata da S.E. Rev.ma Mons. Oscar Cantoni, al termine della quale saranno citati, per dovere di religiosità, i nominativi di tutte le vittime compresi quelli della Valle Brembana.

 

Al termine della cerimonia commemorativa, si terrà nel Comune di Lovero l’inaugurazione del Centro di Formazione di Protezione Civile, realizzato dall’Associazione volontari di Protezione Civile del gruppo A2A. Tale centro è stato realizzato anche in occasione del Trentennale dell’alluvione ed è provvisto di una sala operativa attivabile nel caso di emergenza dichiarata.

 

A conclusione della giornata, alle ore 21.00, si svolgerà presso la tensostruttura di Sondalo, il concerto “Gocce di musica”, organizzato da Bandainsieme di Sondalo e Filarmonica Bormiese.

 

Per l’accesso all’area interessata all’evento è stato allestito un parcheggio, raggiungibile dalla S.S. 38, uscita “Sondalo-Le Prese” o attraverso la strada comunale che passa per la Chiesa di San Bartolomeo. Saranno presenti indicazioni e personale dedicato. L’accesso al parcheggio sarà consentito fino alle ore 10.00

 

Presso il parcheggio, sarà attivo, dalle ore 8.30 fino alle ore 10.30, un servizio navetta messo a disposizione dalla Comunità Montana Alta Valtellina di Bormio, che consentirà il trasporto fino al luogo dove si terrà la cerimonia. Il servizio navetta riprenderà alle ore 12.00.

 

Coloro che intendano partecipare alla cerimonia potranno raggiungere il sito anche a piedi, passando per la località Tola.

Per tale circostanza, la strada provinciale n. 27 sarà chiusa al transito dal km. 24+400 al km. 26+800 dalle ore 8.00 alle 14.00.

La Strada Statale 38 rimarrà, invece sempre aperta al transito con le limitazioni ordinarie previste dal Codice della Strada.

 

Il Signor Prefetto auspica vivamente una presenza di pubblico nutrita, che dimostrerebbe sia le doti di alta sensibilità ed attenzione del mondo Valtellinese e Valchiavennasco sia il rispetto del momento celebrativo che lo impone, nonché si avvalorerebbe che, in fondo, dalle macerie è risorto il “Vostro Bellissimo Mondo”, per l’encomiabile sacrificio ed impegno non comune profuso.

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1 COMMENTI

13 07 2017 10:07

Méngu

Durante la pregiata visita del Signor Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in Valle, potrebbe essere illuminante citare un articolo di fondo de "Il Giornale" di venerdì 24 luglio 1987. Titolo "FOSSE TUTTA VALTELLINA", autore Indro Montanelli. L’articolo scritto dal grande giornalista è, credo, motivo d’orgoglio per la gente di Valtellina e dei Friulani. "I danni che la Valtellina ha subito ammontano, pare, sui mille miliardi. Stanziamone subito una prima fetta. Ma, saltando le carte da bollo e anche a costo di qualche sfregio alle procedure ordinarie, diamoli ai valtellinesi. Sono gli unici che sanno come spenderli per le loro valli e che forniscono garanzia di non rubarli. E’ gente che merita, come a suo tempo la meritarono i friulani, la nostra fiducia. Il coraggio, la compostezza, la misura, la dignità con cui hanno saputo reagire alla catastrofe, sono, o dovrebbero essere, un esempio per tutti. Ieri, davanti allo spettacolo che la televisione ancora una volta ci proponeva di quei costoni mangiati dalla frana, di quegli squarci aperti dai torrenti impazziti nella carne viva della terra, di quei desolati sudari di fango, mi è venuto fatto di pensare quanto ci piacerebbe sentirci italiani se l'Italia fosse, anche sommersa, tutta Valtellina. Indro Montanelli