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Cerimonia di benedizione dello stendardo dell'associazione Cammikando

CULTURA E SPETTACOLO - 01 10 2019 - Ercole Ricci

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/stendardo dell'associazione Cammikando
Foto di Mauro Cusini

Nel bellissimo Santuario della Beata Vergine di Madonna di Tirano, alla presenza di tantissimi volontari dell’Associazione CammIKando e un numeroso gruppo “genitori Nain di Romena” (genitori che hanno deciso di condividere la fatica di andare avanti di fronte al dolore della morte, che giorno dopo giorno devono affrontare il dolore più grande: la perdita di un figlio), di persone arrivate da Sondrio e paesi limitrofi, sabato pomeriggio si è svolta la cerimonia di benedizione dello stendardo dell’Associazione e dell’Angelo che la stessa ha ricevuto in dono dall’Associazione Intagliatori Valtellinesi.

 

Una cerimonia ricca di momenti importanti, di emozione e coinvolgimento. Dopo il saluto alle persone presenti, visitate dalla sofferenza per un lutto improvviso, Don Gianpiero Franzi, Rettore del Santuario si è chiesto: cosa accade in una famiglia dopo la morte di un figlio? Quando, se così si può dire, riprende la quotidianità della vita? Quali e quante domande si pongono i genitori? Nessuno può rispondere a questi interrogativi ha detto Don Gianpiero, le reazioni sono molteplici. Nessuna è migliore delle altre, nessuna è giusta o sbagliata. Vanno solo accettate e rispettate in quanto provengono da cuori feriti che mai guariranno. Non solo il ricordo per la persona amata, ha detto don Franzi, che è indelebile nel cuore umano, ma anche il perdurare della vita, nella dimensione di fede, fondato sulla promessa di Gesù, che ci ha assicurato che rimarrà con noi per sempre.

Tanta la commozione sui volti dei presenti, quando il signor Sergio Del Togno di Sondrio ha cantato l'Ave Maria di Schubert. Una preghiera dedicata alla persona che ci ha dato la vita, alla Vergine Maria, a Dio. Una esibizione straordinaria, applaudita da tutti i presenti.

 

Un momento molto toccante e intenso, molto sentito. Quando la mamme dei ragazzi che sono venuti a mancare, hanno deposto ai piedi dell’altare della Madonna le 60 rose bianche, ognuna con il nome del proprio figlio è’ calato il silenzio e la commozione è stata intensa. I genitori degli sfortunati ragazzi hanno affrontato il dolore con grande dignità, senza manifestare le loro emozioni. Si è visto che sono spinti da una forte fede e da una cultura in cui si è pronti ad accettare anche la morte di un figlio.

 

Si dice che le emozioni e la commozione sono il sale della vita, ci rendono migliori o peggiori, sono quelle che risvegliano le coscienze, che aprono il cuore a un nuovo sentimento e colorano questo mondo mono-tono. La commozione caratterizza alcuni “momenti di incontro”, contrassegnati da una profonda compartecipazione e condivisione. Momento d’incontro e di partecipazione straordinaria, quello vissuto sabato quando Pierangelo di Castelfranco di Sopra (AR) ha dedicato la preghiera “Se mi Ami non piangere” di Sant’Agostino a suo figlio. Un evento straordinario dunque, conclusosi con la benedizione dello stendardo, dell’Angelo e dei presenti da Don Gianpiero e l’augurio di buon cammino in programma per la domenica successiva in occasione del 515° anniversario dell’apparizione e inaugurazione del Cammino Mariano delle Alpi. .

 

Emozioni e sentimenti ben descritti dal rappresentante del gruppo Pierangelo di Castelfranco di Sopra (AR) che ha letto la bellissima preghiera “Se mi ami non piangere di Sant’Agostino” .

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