MENU

Domenico De Masi incanta il pubblico in Valposchiavo

CULTURA E SPETTACOLO - 28 05 2019 - Pgi Valposchiavo

CONDIVIDI

/Domenico De Masi in Valposchiavo
Foto di Serena Visentin (Il Grigione Italiano)

Sociologo, opinionista e conferenziere impegnatissimo, De Masi è arrivato fra le nostre montagne prendendosi il tempo in un calendario fittissimo d’appuntamenti per presentare le sue analisi, teorie e visioni a valposchiavini e valtellinesi accorsi per ascoltarlo. Accogliere un ospite di tale levatura è stato di intenso gradimento per la Pro Grigioni Italiano che ha dato il benvenuto all’illustre personaggio con ben tre delle sue figure di riferimento: il presidente Franco Milani, la presidentessa della sezione Valposchiavo Begoña Feijoo Fariña e l’operatore culturale Giovanni Ruatti.

 

«La conferenza corona idealmente il progetto relativo al laboratorio teatrale per adulti condotto da Gigliola Amonini che quest’anno ha proposto uno spettacolo in Casa Besta ispirato al saggio di De Masi – riferisce Ruatti. E’ un onore per noi avere un personaggio di tale spessore intellettuale ed è anche molto stimolante approfondire in un evento pubblico i temi toccati dalla sperimentazione teatrale direttamente con l’autore dei concetti».

 

In un incontro denso di contenuti, moderato dal teologo con studi in psicologia sociale Antonio Di Passa, si è partiti dal concetto di disorientamento degli individui della nostra società per arrivare a parlare della felicità seguendo la struttura del volume “Il mondo è giovane ancora”. Sono state ben due ore di argomenti complessi espressi dal sociologo a favore della comprensione del pubblico con fluidità e semplicità incomparabile. Diversi i temi trattati: la mancanza di un modello per la società post-industriale che crea uno smarrimento generale, il divario fra i digitali e gli analogici, la diminuzione delle ore lavorative a favore delle ore del tempo libero, l’ozio creativo, la disoccupazione creata dalle nuove tecnologie, i giovani e l’informatica e i social media, l’informazione ai tempi d’oggi, l’aumento delle post-democrazie e dei governi prefascisti.

 

Infine, giunge dal sociologico di Ravello la proposta che la felicità nel mondo si possa raggiungere con un “grande patto sociale” che coinvolga le diverse categorie (digitali e analogici, anziani e giovani, ricchi e poveri, paesi sviluppati e sottosviluppati) in modo da favorire una ridistribuzione della ricchezza mondiale (ora appannaggio di pochi ricchi) a favore della moltitudine globale.

 

A fine conferenza i partecipanti del laboratorio teatrale soddisfatti e a tratti emozionati, hanno avuto modo di colloquiare con l’autore che ha ispirato la sperimentazione teatrale. Riflette la regista Amonini: «Dalle parole e nello sguardo del professor De Masi scoccano frecciate di speranza, sferzate di aria nuova sulla bellezza del futuro. La sua presenza è come una folata di vento che scompagina i pensieri, infonde energia, attiva la volontà di ripristinare nuove scale di priorità su cui svettano, trionfanti, attività come contemplazione, convivialità, silenzio, bellezza».

 

Infine la conferenza si conclude, l'immaginaria porta spalancata dal vento si chiude, ma nulla rimane come prima se non la certezza che “il mondo è giovane ancora”.

 

Pgi Valposchiavo

LASCIA UN COMMENTO:

DEVI ESSERE REGISTRATO PER POTER COMMENTARE LA NOTIZIA! EFFETTUA IL LOGIN O REGISTRATI.

0 COMMENTI