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Il nuovo piccolo romanzetto tiranese di Ivan Bormolini

CULTURA E SPETTACOLO - 01 07 2020 - Redazione

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/piccolo romanzetto tiranese

Gentili ed affezionati lettori, apriamo questo periodo tra luglio e agosto con una nuova pubblicazione in più puntate a cura di Ivan Bormolini.

Nel 2018 il nostro redattore, ci aveva regalato la prima edizione de “Il piccolo romanzetto tiranese” dal titolo “L'amor trionfante e l'amor perdonato. Un intreccio tra amori veri e presunti”, che aveva riscosso dalle pagine di IntornoTirano.it un notevole successo.

 

In questa nuova edizione, Ivan ha voluto tener fede alla Tirano d'altri tempi ambientando il tutto nella bella cornice di piazza Parravicini e non solo.

Il nuovo “Piccolo romanzetto tiranese” si intitola “ Amùur de fradèi, amùur de curtèi”. E' questo un vecchio detto popolare, o più precisamente un proverbio, a cui Ivan aggiungerà un punto di domanda finale.

 

Leggendo i contenuti di questa sua nuova iniziativa narrativa, l'autore ci condurrà in una sequela di intrighi famigliari tra un fratello ed una sorella gemelli, ma solo alla fine comprenderemo il vero senso di quel punto di domanda. Cosa mai sarà successo tra Anna e Antonio, che veniva chiamato anche “Ninin” per la sua piccola ed esile corporatura.

Sarà una vicenda a lieto fine oppure un dramma dai risvolti incalcolabili? Ma soprattutto cosa mai centreranno quei colpi di batacchio serali ed insoliti della campana della chiesa dedicata al Mariano Spasmo che sorge nella piazza? Saranno un triste presagio, segneranno anche momenti lieti?

 

Vi dico subito che fatti, nomi e vicende, sono puro frutto della fantasia dell'autore e nulla hanno a che vedere o coinvolgono famiglie locali, esistite in quell'epoca ed in quel contesto particolare.

Lascio a Ivan un' ulteriore precisazione su questa sua opera.

 

Marco Travaglia

 

 

Ormai da tempo vi chiamo così, “cari lettori”. Non è casuale quel “cari”: da quasi vent'anni, sia sulla carta stampata che su questa on-line, oppure come dice il mio caro amico Ezio (Mengù), telematica, mi seguite. Tutto questo ha creato una sorta di filo comune, una comunicazione di cui permettetemi di dire, vado orgoglioso.

La fierezza personale, lo si sa, lascia il tempo che trova, ognuno è libero di interpretarla, trarne giudizi, magari non approvarla, oppure apprezzarla.

 

Ma veniamo a questo nuovo “Piccolo romanzetto Tiranese”, da cosa è nato? In quali meandri ha scavato la mia penna?

Semplicemente, da un caso: una lettura che su un quotidiano nazionale descriveva, nelle pagine molto interne, la notizia, della lite tra due fratelli.... Da quel punto, complice anche la mia volontà di indagare nel passato tiranese, ho voluto costruirne una storia, oppure chiamiamolo romanzetto senza né arte né parte; sono infatti molto lontano dall'essere scrittore o narratore e nemmeno mi considero tale.

 

Credevo che la prima edizione del Piccolo romanzetto tiranese, fosse anche l'ultima, ed invece, da una piccola notizia mi è ritornata quella passione che avevo messo in quella serie di pubblicazioni, che hanno avuto un seguito anche in formato cartaceo grazie alla perizia di Mauro Cusini che ringrazio nuovamente per quell'inaspettata iniziativa, una sorpresa che davvero mi aveva fatto estremo piacere.

Ovviamente, prima di dare spazio alle varie puntate, desidero ringraziare Marco che, ancora una volta, ha accolto questo mio nuovo progetto.

L'appuntamento sarà sempre il giovedì, a partire da domani.

Che altro aggiungere, spero che vi piaccia. Come sempre buona lettura e un affezionato saluto.

 

Ivan Bormolini

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