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Il teologo e canonico “Bunazzin” e il culto di Santa Teresa a Tirano

CULTURA E SPETTACOLO - 21 10 2022 - Ivan Bormolini

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(Terza parte di I. Bormolini) Gentili lettrici e lettori, nella puntata pubblicata ieri si è appurato, grazie agli studi condotti dal professor Garbellini, che la chiesa che comunemente chiamiamo di Sant' Agostino in realtà è intitolata a San Nicola da Tolentino.

Ma c'è una terza dedicazione che interessa questo tempio: per un certo periodo di tempo, infatti, la chiesa era stata chiamata di Santa Teresa, in effetti in questo luogo sacro era stato introdotto il culto di Santa Teresa di Lisieux elevata agli altari il 17 maggio 1925 da Papa Pio XI.

Nel 1926, il tempio di via XX Settembre dopo essere stato adibito a deposito militare durante la Prima guerra mondiale, veniva riaperto al servizio divino quand'era prevosto di San Martino monsignor Giuseppe Ambrosini.

Promotore della dedicazione della chiesa alla venerazione di Santa Teresa era stato il canonico e teologo Gerolamo Bonazzi detto “Bunazzin” che aveva apportato all'interno del tempio sostanziali trasformazioni al fine di adeguarla a Santa Teresa del Bambino Gesù.

Tra gli interventi del Bonazzi in merito all'arte riconducibile a Santa Teresa, basta volgere lo sguardo alle volte del soffitto ricco di decorazioni. Qui nel centro della volta della campata, si scopre una nuova dipintura risalente al 1940 del pittore E. Roveda che ere stata sovrapposta all'originale del 1706 ad opera di G.B. Muttoni. Nel riquadro sagomato del centro si trova raffigurata la “Pioggia di rose” che Santa Teresa avrebbe fatto cadere sulla terra.

Anche sull'altare maggiore la pala che oggi ammiriamo, era stata levata per collocare la statua della Santa che era stata posta su una mensola sopra il tabernacolo.

Sopra l'ancona si ammira la vetrata con la scena dell'Apparizione del Sacro Cuore di Gesù a Margherita Maria Alacoque, una Santa molto amata da suor Teresina di Lisieux, la vetrata era stata commissionata probabilmente dal teologo Bonazzi quando era stato introdotto il culto della Santa Carmelitana.

In quegli anni, dunque, il tempio diveniva a Tirano “La chiesa di Santa Teresa” perdendo così la denominazione d'origine di San Nicola da Tolentino.

Nei restauri degli anni tra il 1978/1979, promossi dall'allora prevosto di San Martino don Gino Menghi, si era deciso di riportare alle origini il presbiterio, quindi la settecentesca pala, una volta restaurata, tornava al suo posto e la statua di Santa Teresa veniva definitivamente sistemata nella nicchia sulla parte destra del presbiterio.

A seguito di questi restauri, l'ufficiale dedicazione della chiesa a San Nicola da Tolentino era stata definitivamente ignorata al pari del culto di Santa Teresa. La chiesa veniva riaperta sotto il titolo di Sant'Agostino, grande Santo, del quale S. Nicola da Tolentino era stato ammiratore e seguace.

Tuttavia, la denominazione mai ufficialmente mutata in diocesi, rimane tutt’oggi quella di San Nicola da Tolentino.

 

FONTE: LA CHIESA DI SAN NICOLA DA TOLENTINO IN TIRANO. Autore: Gianluigi Garbellini. Stampa: stampato dalla Tipografia Petruzio s.r.l. in Tirano (Sondrio) nell'aprile 2022. Dalle pagine: 16,18,43,45.

L'immagine di copertina è di I. Bormolini. 

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