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Josy Battaglia racconta la poetessa Alfonsina Storni

CULTURA E SPETTACOLO - 02 08 2017 - Marco Travaglia

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Venerdì 4 agosto alle 20:30, nella galleria di Valerio Righini a Tirano, Josy Battaglia racconterà la storia di Alfonsina Storni. Uno storytelling fatto di parole, poesie e musiche dall’Argentina che sarà accompagnato da Serena Bonetti (recitazione poesie) e Miguel Angel Acosta (chitarra folk argentina).

 

Josy, per quale motivo hai scelto la storia di Alfonsina Storni?
Alfonsina Storni, originaria di Sala Capriasca (Canton Ticino), è stata una delle più importanti poetesse del secolo scorso, in Argentina, in America Latina, forse nel mondo. Ma ciò che mi ha colpito di questa storia, è stato scoprire come la sua vicenda autobiografica sia altamente legata alla sua poesia. La sua vita è stata asso portante di tutto il suo discorso poetico. Ciò rende la sua poesia maledettamente credibile e bella; al di là dell’ipotesi che la poesia per essere bella debba essere credibile. Non posso definirmi un esperto di poesia, tutt’altro, ma al tempo stesso nutro una grande ammirazione per chi ne è autore; favolosi sognatori, senza i quali il mondo sarebbe molto più noioso.
Nel 2014, inoltre, avevo già raccontato questa storia in collaborazione con la Libreria L’IDEA a Poschiavo. Sono felice che a distanza di tre anni Valerio Righini mi abbia invitato nella sua galleria a Tirano per riproporre l’evento.

 

Che cosa vorreste trasmettere con questa performance?
Innanzitutto vorremmo intrattenere in maniera piacevole chi verrà a sentire la narrazione che abbiamo preparato. Per questo motivo ho scelto di coinvolgere due amici: Serena Bonetti (letture e recitazione) e Miguel Angel Acosta (chitarra folk argentina e canto), che renderanno la storia di Alfonsina un misto di parole, poesia e musica. Ritengo che per avvicinare più persone possibili a un certo di tipo di letteratura, in questo caso alla poesia di inizio novecento, sia utile, giusto e necessario pensare anche a forme di narrazione che prevedano più componenti, oltre al racconto nudo e crudo. Sarà inoltre un tentativo di appassionare le persone alla vita di una grande donna del secolo scorso. Passasse lo spettatore più distratto, anche solo un minuto d’emozione nel sentir recitare e cantare “Alfonsina y el mar”, la stupenda canzone dedicata alla scomparsa di Alfonsina Storni, resa famosa dall’interpretazione di Mercedes Sosa, ci farrebbe dire di aver raggiunto l’obiettivo massimo per chi, come noi, crede nella forza di certe narrazioni, di certe storie.

 

 

“Cancellata” di Alfonsina Storni

Il giorno in cui io muoia,
la notizia dovrà seguire la trafila consueta,
e di ufficio in ufficio al punto giusto
nei registri verrò rintracciata.

E là, molto lontano, in un paesino
che sta dormendo al sole su in montagna,
sopra il mio nome, in un registro vecchio,
mano che ignoro traccerà una riga.

 

A cura di Marco Travaglia

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