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L'almanacco di domenica 29 settembre 1504

CULTURA E SPETTACOLO - 28 09 2020 - Ivan Bormolini

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/IL QUADRANTE SUL PORTALE MAGGIORE DELLA BASILICA
IL QUADRANTE SUL PORTALE MAGGIORE DELLA BASILICA

(Di I. Bormolini) Negli anni passati, sempre nelle rubriche settembrine dedicate al prodigioso evento dell'Apparizione, avevo ricostruito il cammino che il Beato Mario aveva intrapreso dalla sua abitazione sino all'orto della Folla.

Non mi ero mai interrogato sulle condizioni meteo di quella domenica, nemmeno sul sorgere del sole, sulla posizione della luna e sull'orario esatto dell'Apparizione.

Leggendo con molto interesse il libro Madonna de la Sanitate, nel capitolo scritto da Gerardo Monizza, ho trovato documenti talmente rilevanti che mi hanno spinto a proporre ai lettori delle risposte esaustive.

La mattina del 29 settembre 1504, a Tirano il sole sarebbe sorto alle 6:16 per poi tramontare alle 17:43, tuttavia i dati di levata e tramonto devono tener conto della presenza della montagne.

Nella realtà, al ponte della Folla il sole si era levato alle 7:12 ora locale, in quell'ora il pianeta aveva un Azimut di 70° spuntando quindi a destra della frazione di Cologna.

La luna, quattro giorni dopo la sua fase di pienezza, appariva al 70% della sua luminosità e doveva stare presumibilmente nel cielo alla sinistra della roccia di Santa Perpetua.

Era apparsa il sabato sera alle 20.30 per poi scomparire alle 12:44, i calcoli astronomici, consentono di capire quale sia stato il grado di luminosità e meglio fissare il momento dell'Apparizione.

Secondo i racconti della tradizione, nel momento in cui Mario era uscito di casa, la luce del giorno era ancora debole, forse solo la luna aveva illuminato il suo cammino.

Lo studio attento e dettagliato di Gerardo Monizza, ci dice che le cronache di quella mattina così come riportate nel Libro dei miracoli, tacciono sul tempo esatto dell'evento, quindi non citano l'ora dell'Apparizione.

Come si può individuare dunque l'ora esatta?

Se questa, come afferma l'autore, non è rintracciabile nel citato manoscritto, è possibile individuarla in santuario ed esattamente nel maestoso portale realizzato tra il 1530 ed il 1534 dal maestro ticinese Alessandro Della Scala.

Oltre alle tante informazioni storiche ed artistiche, l'opera del Della Scala, nella candelabra di destra, riporta un'allegoria ancora non del tutto interpretata.

Sopra la clessidra, la quale associata ai teschi spesso la si identifica come segno della morte che giunge senza preavviso, vi è un “mondo”; questo è attraversato diagonalmente da una banda zodiacale.

C'è poi un quadrante ( foto di copertina ) e ancor più sopra un libro aperto su cui poggia un calice indicante la Fede.

E' proprio il citato quadrante la chiave di tutto il ragionamento, in quanto questo è la rappresentazione dell'orologio domestico.

Alessandro Della Scala, aveva riportato uno strumento di misurazione del tempo in uso alla fine del Quattrocento, utilizzante un “quadrante ad ore italiche”.

Il cerchio delle ore è quindi suddiviso in ventiquattro intervalli uguali ed è scritto in caratteri arabi con grafica gotica, l'indice rotante è fisso sulle ventitré.

Secondo la modalità di calcolo all'Italiana, le ore si contavano da tramonto a tramonto, erano ventiquattro ed informavano sul tempo di luce rimanente.

Se consideriamo per questo l'indice rotante sulle ventitré, si evince che si parla di ventitré ore al successivo tramonto.

Basandosi su questa logica o conteggio, si potrebbe dire che la Madonna era apparsa a Mario alle diciassette, quindi nel pomeriggio.

Ben sappiamo che il prodigioso evento era invece avvenuto di buon mattino, ecco l'interpretazione:

se il tutto è regolato sull'ora “babilonese”, potrebbe significare e giustificare che il fatto si è verificato alle cinque del mattino, circa un'ora prima del levare del sole che come già detto in quella domenica era avvenuto alle 6.16, illuminando poi la zona della Folla circa un' ora più tardi, alle 7:12.

Tutto questo è confermato dallo stesso Libro dei miracoli esattamente quando si cita nel racconto dell'Apparizione “LA MATINA DE SANCTO MICHELE ARCANGELO”.

Si può infine supporre che fosse stata una bella e chiara mattinata di fine settembre.

 

 

FONTE: MADONNA DE LA SANITATE.1504: i prodigiosi fatti di Tirano. Storia Mito Fede. Autori: Saveria Masa Gerardo Monizza Battista Rinaldi. Nodo Libri. Stampa: Tipografia B ettini Sondrio. Le notizie per il presente articolo sono state tratte dal capitolo Creazione di un mito di Gerardo Monizza.

Foto di copertina di Ivan Bormolini.

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