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L'ambito titolo: da Santuario a Basilica

CULTURA E SPETTACOLO - 27 09 2021 - Ivan Bormolini

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/LA BASILICA DI MADONNA DI TIRANO ILLUMINATA A FESTA
LA BASILICA ILLUMINATA A FESTA

(Di I. Bormolini) Ci avviamo alla conclusione di questa piccola rassegna che come ogni anno ha trattato temi storici ed artistici strettamente legati al prodigioso evento dell'Apparizione della Beata Vergine Maria al veggente Mario Homodei.

Quando si parla del grande tempo Mariano, lo si definisce o Santuario oppure Basilica, ma quando è stato elevato a Basilica?

La sera del 26 maggio 1923 il prevosto di Tirano, don Giuseppe Ambrosini, con il sindaco Augusto Lantieri, il clero, la giunta municipale ed il popolo, davano il benvenuto ai Servi di Maria.

Questi religiosi, guidati da padre Pellegrino Maria Contessa, dopo laboriose trattative, si accingevano ad assumere la custodia e l'officiatura del Santuario. Veniva stilata la convenzione che formalizzava i rapporti tra l'Ordine religioso e il comune e che entrava in vigore il 15 maggio 1924, quindi esattamente un anno dopo.

L'arrivo dei Servi di Maria, come affermava don Lino Varischetti, segnava una rigogliosa fioritura della devozione alla Madonna di Tirano.

Uno dei primi atti era stata la proposta di riconoscere al Santuario “sacra gemma della Valtellina”, la dignità di Basilica, un titolo onorifico che avrebbe aggiunto nobiltà e lustro all'insigne tempio.

Veniva redatta un'istanza ufficiale rivolta all'allora Pontefice Papa Pio XI, recante la data del 18 gennaio 1927, la stessa era stilata dal rettore con ampi riferimenti alla storia, all'arte e alla celebrità del Santuario.

Il 21 gennaio era visitata in calce con vive raccomandazioni, da Enrico Zecca commissario prefettizio del comune. Infine, il 27 gennaio il vescovo di Como Adolfo Luigi Pagani auspicava la concessione del Santo Padre dell'ambito titolo.

A distanza di pochi giorni, il 16 febbraio 1927, veniva inviata una nuova vibrante supplica al Pontefice, sottoscritta dal prevosto Ambrosini e da 33 capifamiglia, le principali di Tirano, nella stessa si esprimeva la concorde ed entusiastica adesione dell'intera cittadinaza alla proposta di elevare il tempio alla dignità di Basilica.

La risposta del Vaticano non si era fatta attendere, Papa Pio XI che ben conosceva il nostro Santuario, con un breve Pontificio dell'11 maggio 1927 elavava il Santuario all'onore e alla dignità di Basilica Minore, con le onorificenze e i privilegi consueti connessi.

La notizia si era diffusa a Tirano il 19 giugno e grande era stata la soddisfazione generale.

Si andava formando nell'immediato un comitato per festeggiare degnamente l'evento nel settembre successivo, mese in cui ancor oggi a partire dalla Novena dell'Apparizione si ricorda quel fatto che aveva cambiato la storia di Tirano.

Il Santuario di Madonna di Tirano era la prima chiesa in Valtellina ad essere insignita di tale titolo e tra le pochissime dell'intera diocesi.

Il programma dei festeggiamenti per celebrare la concessione papale di così ampia importanza era particolarmente nutrito, così come le funzioni religiose.

Fasto e pompa liturgica, avevano accompagnato le funzioni di quel 29 settembre, queste si aprivano come di consuetudine, con il canto antelucano del TE DEUM alle ore 5.00, per poi proseguire nell'arco della giornata.

Per ricordare questo fatto di portata storica nelle vicende del Santuario, in sacrestia era stata posta una lapide commemorativa che ricorda il conferimento del titolo onorifico.

Oltre alle celebrazioni religiose, nelle notti del 27, 28, 29 settembre di quel 1927, la parte superiore della Basilica, al pari della lanterna della cupola e di quasi tutto il campanile sino alla croce, era stata illuminata a festa da centinaia di lampadine predisposte dalla ditta milanese Primavesi.

Tante piccole luci disegnavano suggestivamente nel buio l'intelaiatura architettonica del tempio, si era creata un'immagine surreale di grande impatto visivo che non è mai più stata ripetuta.

Nel 2027, tra pochi anni, ricorrerà il centenario dell'elevazione del Santuario a Basilica Minore, sarebbe davvero bello nell'occasione e nel ricordo del titolo concesso da Papa Pio XI nel 1927, ripetere quella grande scena di luci.

Nell'immagine di copertina, si vede quella scena illuminate grazie ad una fotografia storica dell'Archivio fotografico Agresta.

Da qual giorno inoltre per volontà del comune di Tirano, l'ampio piazzale attorno al Santuario entrava nella toponomastica tiranese con il nome di Piazza Basilica.

 

FONTI: IL SANTUARIO DELLA MADONNA DI TIRANO 1504-2004. UBI STETERUNT PEDES MARIAE. Alessandro Dominioni Editore. Stampa: finito di stampare nel mese di aprile 2005 dalla Tipografia Bettini-Sondrio. Dal capitolo “Cinque secoli di fervore. Celebrazioni e ricorrenze particolari”. Aurore Gianluigi Garbellini. Pagine: 282,283,284. Anche l'immagine di copertina e scannerizzata dallo stesso volume, Archivio Agresta pagina 284.

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