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L'angolo verde: il verbasco

CULTURA E SPETTACOLO - 23 08 2022 - A. S.

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/verbasco

Il verbasco è una pianta officinale utilizzata come rimedio naturale grazie alle sue virtù terapeutiche; cresce in modo spontaneo nei terreni poveri e argillosi ed è ampiamente diffuso sia in pianura che in montagna. E' facilmente riconoscibile per il suo aspetto imponente, infatti, in altezza può raggiungere i due metri ed una inconfondibile inflorescenza gialla, e fusto e foglie sono ricoperte da una folta peluria.

   Della pianta si utilizzano le foglie, che vanno raccolte da agosto a settembre, e i fiori che possono essere colti durante tutto il periodo estivo, mentre i semi sono tossici.

    Avendo la pianta proprietà emollienti e anticatarrali, in fitoterapia il verbasco viene assunto sottoforma di tisana o infuso ed è consigliato per alleviare le infiammazioni delle vie respiratorie e per curare la tosse; la medicina omeopatica lo consiglia anche in caso di riniti, faringiti, sinusiti e nevralgia del nervo trigemino.

    Ha efficacia lenitiva e cicatrizzante delle mucose e della pelle in caso di scottature e in presenza di geloni ed emorroidi; in queste situazioni è utile ricorrere alla tintura che si ottiene dai fiori, frizionando sulle parti interessate. Nella tradizione popolare il decotto di fiori di verbasco era utilizzato dalle donne per rendere più biondi i capelli.

    Nell'antichità questa pianta era considerata a tutti gli effetti magica perché serviva a scongiurare i cattivi presagi.

    Il nome verbascum deriva dal termine barbascum che significa barbuto, con riferimento alla fitta peluria che ricopre la pianta.

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