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L'angolo verde: la melagrana

CULTURA E SPETTACOLO - 08 11 2022 - A. S.

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/melagrana
Di Ivar Leidus - Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=99248987

Chiamata re dei frutti per la caratteristica forma a corona del picciolo, la melagrana è da sempre simbolo di abbondanza e prosperità per i suoi succosi semi contenuti al suo interno, che portano il nome di arilli. Oltre a essere celebrata in letteratura, in scultura e pittura, da Leonardo a Botticelli, lo è pure nella religione e per quella ebraica la melagrana è formata da 613 semi, tanti quanti i comandamenti contenuti nella Torah. Simbolo di fertilità della terra e dei doni elargiti da Dio secondo la dottrina cristiana, viene consumata in occasione di festività importanti quali il Capodanno.

   In Tunisia è usanza che la sposa nel giorno del suo matrimonio ne getti a terra una, così la rottura provoca la fuoriuscita dei chicchi. Più questi sono numerosi, maggiori saranno le possibilità di ricchezza e prosperità per la nuova famiglia.

   Ottimo frutto autunnale, la melagrana possiede molte proprietà: è protettiva per le cellule, combatte i radicali liberi e preserva l'organismo dalle cattive condizioni ambientali; ricca di vitamine C, K e B, aiuta a rafforzare il sistema immunitario, è anticoagulante, protegge lo stomaco e concorre all' abbassamento del tasso di colesterolo nel sangue. Il succo sembra essere efficace contro i disturbi legati alla menopausa ed è indicato per sportivi ed anziani in quanto buona fonte di acqua e potassio.

   La buccia essiccata trova impiego nella medicina tradizionale contro la dissenteria e i parassiti intestinali; con i fiori freschi è possibil   preparare un infuso rinfrescante per le gengive e il cavo orale.

   Il sapore leggermente acidulo della melagrana dà alle pietanze un tocco di classe mentre il succo è un ottimo accompagnamento alle carni rosse e ai formaggi, ma anche un gustoso condimento di arrosti, cacciagione e carni bianche quali tacchino e anatra. I semi possono essere aggiunti alle classiche insalate invernali o a quelle orientali preparate con menta e couscous; aggiungendone alcuni al prosecco si ottiene un delizioso drink.

   Dalla spremitura a freddo dei piccoli chicchi bianchi si ricava un olio che viene impiegato in cosmetica per la preparazione di creme, la scorza trova invece impiego come ingrediente del vermuth e del Martini bianco.

   Per un miglior utilizzo dei semi si consiglia di dividere il frutto in due metà picchiettando la buccia con un cucchiaio di legno così da far cadere gli arilli in un piccolo contenitore, oppure di immergere le parti in acqua così che i chicchi vengano separati dalla scorza senza che il succo possa macchiare i tessuti.

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