"La rete dei nuovi antisemiti", se ne parla in Biblioteca
CULTURA E SPETTACOLO - 31 01 2018 - Alberto Gobetti
La Libreria Il Mosaico di Tirano organizza, in collaborazione con la Biblioteca Civica Arcari e all'interno della rassegna "Memoria per il futuro", un incontro con i giornalisti Alberto Giannoni e Davide Riccardo Romano, autori del libro "Le reti dei nuovi antisemiti". Appuntamento, sabato 3 febbraio alle ore 17.00, presso la biblioteca comunale. L’antisemitismo è tuttora presente nelle nostre società. Il popolo ebraico da sempre ha dovuto combattere contro i pregiudizi. E la moltiplicazione dei pregiudizi ha portato alla shoah. Davide Riccardo Romano si è fatto da tempo paladino nella lotta contro ogni forma di antisemitismo. Nel suo ruolo di giornalista ha recentemente svolto, insieme a Alberto Giannoni, suo collega, un'indagine sulle moderne forme di odio contro gli ebrei. Nello scritto LE RETI DEI NUOVI ANTISEMITI, recentemente edito in allegato a Il Giornale, i due autori passano in rassegna i molti volti di questo antico e sempre nuovo pericolo. Nelle pagine introduttive Romano passa in rassegna le spinte pregiudiziali presenti nel web e in particolare nell’universo dei social network (Facebook, Twitter, Youtube e altri grandi player) che spesso si rifiutano di rimuovere il materiale che infama e oltraggia l’identità ebraica. Romano evidenzia questa ambiguità e definisce questa terribile tendenza come "antisemitismo 2.0" che assume nuovi connotati rispetto al tradizionale odio verso il mondo ebraico. Romando individua inoltre i germi antisemititi presenti in un certo antisionismo, che puntando alla cancellazione dello Stato Ebraico maschera l'intento di cancellarne la popolazione. Questo atteggiamento pregiudizievole, quando non apertamente democidiario, è portato alla luce da Romano e da Alberto Giannoni negli atteggiamenti ondivaghi di alcuni politici italiani e soprattutto da alcuni esponenti del mondo islamico milanese. Ricordiamo per altro che in occasione delle recenti manifestazioni contro lo spostamento dell'ambasciata americana a Gerusalemme si sono alzate dalla folla protestataria (in verità piuttosto sparuta) urla antisioniste fortemente stigmatizzate dalle reti ebraiche. Ricordiamo che la ferma condanna di Romano e la sua decisione personale di non partecipare alle commemorazioni pubbliche della shoah per protestare contro l'assenza di solidarietà da parte dei gruppi democratici e della chiesa ha condotto ad una spaccatura entro lo stesso mondo ebraico milanese, che ha costretto Romano alle dimissioni. Alberto Gobetti
LASCIA UN COMMENTO:
DEVI ESSERE REGISTRATO PER POTER COMMENTARE LA NOTIZIA! EFFETTUA IL LOGIN O REGISTRATI.
0 COMMENTI