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L’alpaca valtellinese: una bella e particolare realtà

CULTURA E SPETTACOLO - 07 02 2019 - Silvio Mevio

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/alpaca

Per il loro aspetto così particolare, gli alpaca suscitano naturalmente curiosità in chi non li conosce affatto e vi si avvicina per la prima volta; recentemente siamo riusciti ad incontrare il “team” cha fa capo all’azienda della “Bella Vita” e da questo proficuo incontro sono emerse alcune realtà a più sconosciute.

 

Le motivazioni che vi hanno spinto ad iniziare questa meravigliosa attività?
L’attività è a conduzione familiare ed è nata grazie all’amore e alla passione che abbiamo verso gli animali e alla natura in genere.  Abbiamo iniziato a creare il nostro sogno nel 2012, partendo da un terreno incolto di circa 10.000 mq. Nel tempo, con impegno e tanta dedizione, abbiamo trasformato quel grande prato verde in una vera e propria azienda agricola e in un agriturismo didattico-ricreativo. Gli animali li abbiamo scoperti grazie e attraverso un programma televisivo: Mela Verde, una bellissima puntata dedicata – per l’appunto - ai lama e agli alpaca nell’allevamento di Bolzano.

 

Come avete recuperato gli animali e da dove provengono; una breve descrizione dell’animale alpaca?
Circa 4.000 anni fa, come ci risulta da geroglifici trovati in Perù, furono addomesticati gli alpaca, il “primo bestiame” … domestico nel mondo. Vennero importanti – successivamente - negli allevamenti domestici degli Inca, che li chiamavano anche “l’oro delle Ande” e dai quali ricavavano pelle, lana e carne. La lana degli alpaca veniva definita “la lana degli dei” e solo l’Imperatore, la sua famiglia e i suoi membri più importanti della corte potevano indossare capi fatti di lana di alpaca. Oggi si trovano facilmente anche in Europa e in tante altre parti del Mondo. Noi li abbiamo acquistati proprio nell'allevamento di Bolzano in seguito alla visione del sopra ricordato programma televisivo (Mela Verde). Abbiamo cominciato con 2 animali, un maschio e una femmina; da ricordare che sono animali da gregge, perciò non possono essere presi singolarmente … soffrirebbero di solitudine! Sono animali molto docili, ma nello stesso tempo impegnativi; per poterli tenere alla “cavezza” e quindi condurli (soprattutto a contatto con i bambini) bisogna costantemente abituarli. Esistono 2 tipi di alpaca: alpaca Suri e alpaca Huacaya: la differenza sta nella fibra, ovvero nel “vello”>>. 

 

Una breve descrizione del "vello", ovvero della sua preziosa lana ... e del suo impiego!
Un alpaca riesce a “sopravvivere” … nella neve e sotto la pioggia, senza che l’acqua penetri fino alla pelle grazie al suo folto “vello”, il quale gli permette di essere anche immune ai parassiti. La finezza della fibra viene misurata in micron (millesimi di millimetro) e può variare dai 13 a salire; solamente la fibra sotto i 30micron viene preferita per l’uso commerciale. Come abbiamo detto la “prima scelta” della fibra di alpaca, cioè quella del dorso, può portare sulla bilancia circa 3kg. con gli alpaca migliori. La “seconda scelta”, cioè il collo e le gambe rappresenta una crescita più corta rispetto al dorso e di finezza è minore; viene generalmente usata per produrre “lana cotta” e/o trapunte (vedi anche piumoni). La lana di alpaca è anallergica; molto adatta ai bambini neonati ed è sette volte più calda della lana di pecora, oltre ad essere inodore. Inodore è anche l'animale stesso, come anche il prodotto finito, ovvero non assorbe particolarmente gli odori esterni per l'assenza di lanolina. La lana di alpaca la usiamo per produrre prodotti come i filati, specialmente accessori (cuffie, scarpe, capocolli, etc.), per produrre pantofole e per produrre piumoni da letto. Quest’ultimo prodotto ci sta molto a cuore, in quanto è una ottima alternativa al piumone di vera piuma d'oca (dove – spesso - questi poveri animali “pennuti”… vengono uccisi e/o peggio ancora spennati vivi! I piumoni - o meglio le trapunte - vengono prodotti attraverso una piccola azienda austriaca.

 

Chi è coinvolto nell'azienda? E oltre all'allevamento dell'alpaca, alcune considerazioni sull'azienda agricola, ovvero l'allevamento di piccoli frutti e di piante da frutto; insomma, una descrizione di quello che la vostra azienda produce...
L’attività è a conduzione familiare ed è nata grazie all’amore e alla passione che abbiamo verso gli animali e alla natura in genere.  Il nostro impegno per il futuro è quello di far conoscere il più possibile il nostro territorio e trasmettere, ai nostri “ospiti”, quei valori fondamentali in cui la nostra famiglia ha sempre creduto: l’amore per la nostra terra e per gli animali, il rispetto delle tradizioni e soprattutto l’entusiasmo per il nostro lavoro. Abbiamo inserito all'interno dell'azienda una piccola coltivazione di mirtilli; una coltivazione innovativa: ovvero la coltivazione del mirtillo in vaso. Un modo per gestire al meglio il ph della terra e avere una resa costante della pianta stessa. 

Non da ultimo perché meno importante, il coinvolgimento - da parte vostra - di scolaresche, di gente comune, desiderosa di approfondire la conoscenza di questo animale meraviglioso!
Tutto questo amore verso gli animali, verso la natura lo abbiamo voluto condividere con i bambini. Ogni anno numerose scolaresche vengono a visitare la nostra azienda. Visto tutto questo entusiasmo da parte dei bambini e non solo, tre anni fa abbiamo avuto l'idea di intraprendere un'ulteriore attività. Abbiamo voluto rendere partecipi gli stessi bambini … coinvolgendoli – in prima persona – in questo bellissimo mondo attraverso i campi estivi che si tengono all'interno della nostra struttura per tutto il periodo estivo. Svolgiamo attività alternative. Vogliamo fare conoscere i valori della terra, della natura ed il rispetto degli animali; vogliamo – insomma - che i bambini assaporino il passato, quello che la società di oggi non permette più loro.
 

Silvio Mevio

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