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Lo sapevate che? Un cappuccino noto come "el frà de Cancan"

CULTURA E SPETTACOLO - 03 06 2023 - Guido Monti

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/frontespizio del libro in cui si parla di padre Giuseppe Oldrati
frontespizio del libro in cui si parla di padre Giuseppe Oldrati

Padre Giuseppe Oldrati, originario di Endine Gaiano in provincia di Bergamo, era più conosciuto come 'el frà de Cancan' per essere stato il cappellano degli operai impegnati nella realizzazione degli invasi artificiali nella valle di Fraele.

 

Qui, dopo due anni sabbatici dovuti alla pandemia, si è tornati a onorare la straordinaria e indimenticabile figura del religioso nella suggestiva chiesa di Sant'Erasmo. Oldrati, scomparso il 7 marzo 2201, era molto devoto alla croce del monte Scale che avrebbe voluto illuminata. La cima era una sorta di sentinella sulla vallata dominata dalle celebri torri, da cui si controllava il transito sulla via che metteva in comunicazione Valtellina e Svizzera, con vicende narrate nel volume 'Una valle...una storia...'. La memoria del carismatico frate rimane indelebile soprattutto nei ricordi e nelle testimonianze di chi lo ha incontrato e conosciuto la sua infaticabile opera di assistenza ai lavoratori impegnati nei cantieri valtellinesi. Fu pure attivo nella cosiddetta digapoli di Fusino, contribuendo fra l'altro alla gestione del bar e dello spaccio aziendale.

 

Grazie al suo contributo, nella chiesa dei cappuccini di Colda è conservato un libro che raccoglie tutti i nominativi degli operai della provincia di Sondrio defunti sul lavoro. Il suo grande amico don Giovanni Rapella, anche lui scomparso, ex parroco di Isolaccia col quale aveva progettato la costruzione della chiesa di Sant'Antonio da Padova alle Pradelle di Pedenosso, in occasione del 50° anniversario della benedizione della chiesetta dedicata a S.Giacomo in val Fraele, nel 2003, ha voluto inserire la raffigurazione di padre Giuseppe nelle nuove vetrate che ora la abbelliscono.

 

Guido Monti

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