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Maurizio Folini ed il suo “Solo in Volo” protagonisti nella Magnifica Terra

CULTURA E SPETTACOLO - 13 08 2018 - Silvio Mevio

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/Maurizio Folini

Una serata, quella andata in scena la scorsa settimana (giovedì 9 agosto 2018) presso l’auditorium delle Terme Bormiesi, che ha registrato il “tutto esaurito” come si conviene quando protagonista è il noto pilota di elicottero valtellinese Maurizio Folini.

 

Accompagnato dal coro de “La Bajona” (diretta dal maestro Amos Sertorelli) di Bormio e dall’avv. Angelo Schena (presidente della fondazione valtellinese “Luigi Bombardieri” e presidente del centro di cinematografia e cineteca del C.A.I. - Torino), Folini dopo avere presentato il “suo” docufilm (proiezione di trentuno minuti) realizzato grazie alla stessa fondazione “Bombardieri”, in collaborazione con alcuni “amici” valtellinesi e non, sotto l’abile regia del noto alpinista valtellinese e regista Gianluca “Rampichino” Maspes e di Valentina D’Angella (per la sceneggiatura), ha spiegato come si è arrivati ad un così importante “filmato” che ripercorre – a grandi linee – i momenti che hanno scandito la nascita e l’evoluzione del soccorso alpino “aereo”!

 

Come recita un vecchio adagio: <<le buone idee sopravvivono ai loro padri, soprattutto quando hanno la forza e il coraggio di andare oltre la realtà conosciuta … >> così è stato per “Solo in Volo” il docufilm presentato - in anteprima – nella Magnifica Terra di Bormio nel cuore dell’estate (agosto) targata 2018 con un pubblico (attento e coinvolto) delle grandi occasioni che ha letteralmente “esaurito” i posti a sedere dell’auditorium (Terme Bormiesi) dove lo stesso è stato proiettato!

 

Nel film s’intrecciano le storie di Luigi Bombardieri (1900-1957) e di Maurizio Folini, due personaggi accomunati dalla stessa volontà di portare “più in alto e più lontano” l’impiego dell’elicottero per il soccorso in montagna e in “altissima quota”; l’idea di un “docufilm”, hanno spiegato Maurizio Folini e Angelo Schena, è balenata nella mente della guida alpina e cineasta valtellinese “Rampichino” Maspes (oramai quattro anni or sono) grazie alle immagini spettacolari del soccorso (in altissima quota) da record effettuato nel maggio del 2013 da Folini sull’Everest (7800 metri), dove portò in salvo un alpinista (nepalo – canadese amputato agli arti superiori) in difficoltà con la tecnica della “long line” (un cavo speciale di venti metri agganciato sotto la “pancia” dell’elicottero).

 

Folini & Schena, hanno poi voluto porre l’accento (unitamente a Maspes e a D’Angella) sul fatto di fare conoscere al grande pubblico l’importanza dei soccorsi (in quota) di questo tipo e delle persone che hanno scelto di assumersi un “elevato rischio” … per tentare qualcosa che andava oltre ogni limite; naturale – perciò - è stato per il regista “Rampichino” Maspes l’incontro con la figura di Luigi Bombardieri che - negli anni ’50 credeva e come pochi al suo tempo - nell’uso dell’elicottero per le operazioni di soccorso in alta montagna e che morì (in prossimità della capanna Marinelli & Bombardieri) proprio nel tentativo di dimostrarne la reale possibilità. Bombardieri - in Valtellina e non solo - ha significato molto nel secolo scorso, avendo lasciato tutto il suo cospicuo patrimonio personale per l’educazione dei giovani ai valori e alla cultura di montagna.

 

Nacque – così - allora la fondazione che porta il suo nome - “Luigi Bombardieri” – e che ancora oggi opera con gli stessi scopi; per dovere di cronaca il docufilm è stato prodotto dalla fondazione Luigi Bombardieri, con il contributo di Pro Valtellina, Credito Valtellinese, Iperal, Schena Generali Assicurazioni e DF Sport Specialist. Come abbiamo avuto modo di evidenziare in precedenza, la sceneggiatura è di Valentina d’Angella, una delle migliori firme del giornalismo di montagna; il ruolo di Luigi Bombardieri è stato interpretato da Stefano Scherini, attore molto affermato e di chiare origini valtellinesi (sondriese); sono intervenuti come “specialguestReinhold Messner, Giuseppe “Popi” Miotti, Armin Senoner e Ueli Bärfuss.

 

Un “grazie” - per la buona riuscita della serata e per la preziosa collaborazione al presidente del Parco Nazionale dello Stelvio (Lombardia), Alessandro Meinardi, a Emilio Triaca, presidente della Terme Bormiesi, a Bormio Marketing, a Salewa Store Sondrio (Luciano Baruta - Chiuro) e al coro de “La Bajona” di Bormio.

 

Silvio Mevio

 

N.B. “Solo in Volo” è stato proiettato - per la prima volta - al Trento Film Festival (66aedizione) dove era - in “cartellone” - nella sezione Alp&ism domenica 29 aprile e sabato 5 maggio 2018; in Lombardia la “premiere” è stata l’8 maggio 2018 presso il teatro sociale “Pedretti” di Sondrio; a seguire il “docufilm” è stato proposto sul territorio nazionale ed elvetico

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