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“Memoria per il futuro”, a Tirano musica e arte per riflettere sulla Shoah e sul presente

CULTURA E SPETTACOLO - 27 01 2022 - Redazione

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/palazzo foppoli

“Ricordare la Shoah è un dovere di civilità” ha ricordato il Presidente Mattarella lo scorso anno, è un monito per scongiurare che simili atrocità si ripetano ed è un’azione attiva per continuare a coltivare un’Europa di Pace. Con la rassegna “Memoria per il futuro” l'Amministrazione comunale di Tirano ricorda il dramma della Shoah e promuove una riflessione sull’importanza della memoria con alcune iniziative organizzate in stretta collaborazione con l’Istituto di Istruzione Superiore “B. Pinchetti”.

 

Nella giornata di oggi 27 gennaio, il Giorno della Memoria sarà ricordato dai giovani che si esibiranno alle 10.40 in un concerto narrato dal titolo “MUSICHE DELLA MEMORIA” eseguito dagli studenti del Liceo musicale dell’Istituto “B. Pinchetti” e riservato solo alle scuole. A causa del recente incremento dei contagi, il concerto serale aperto alla cittadinanza inizialmente previsto ha dovuto essere sospeso con l’impegno di poterlo eseguire all’aperto entro la fine dell’anno scolastico. Il progetto è stato curato dal Prof. Simone Evangelisti, in collaborazione con la Fondazione Centro di Documentazione Ebraica di Milano.

 

L’8 febbraio alle 21.00 nell’ambito della stagione Tirano Teatro presso il Cinema Teatro Mignon, il Comune di Tirano organizza “NOTA STONATA” spettacolo teatrale nel quale la tragedia della Shoah rivive, quasi inaspettatamente nel testo, bellissimo e deflagrante del drammaturgo francese Didier Caron, un moderno Kammerspiel nella interpretazione di Giuseppe Pambieri e Carlo Greco. La messa in scena intimistica ed evocativa firmata da Moni Ovadia, mette a confronto carnefici e vittime in una impossibile resa dei conti: l’orrore dei lager riaffiora nella sua mostruosa crudeltà, attraverso i ricordi, in una sorta di spietato duello tra due volontà, in un affascinante gioco di specchi, volto a estorcere una tremenda confessione, a rompere il muro del silenzio, con la lucida coscienza del confine tra il bene e il male.

 

A fine febbraio, ultimo importante appuntamento a Palazzo Foppoli con “SGUARDI DI MEMORIA. Quello che della Storia non sapevamo” mostra delle opere dell’artista romano di fama internazionale Georges De Canino. La mostra è uno stimolo alla riflessione sui temi della Shoah attraverso venti opere dell’artista che ritraggono i volti di bambini, giovani uomini e donne che hanno lottato contro la tirannide del nazismo e del fascismo e contro ogni forma di discriminazione e di odio, le cui vite continuano ad essere esempi a cui guardare nella quotidiana battaglia per il riconoscimento dei diritti civili e umani. Il giorno dell’inaugurazione, è in programma un incontro pubblico con la partecipazione dell’artista George De Canino, del testimone sopravvissuto Gabriele Sonnino e del capo dipartimento cultura della Comunità ebraica di Roma, Claudio Procaccia. Il progetto è realizzato in collaborazione con il Prof. Simone Evangelisti e con il patrocinio della Comunità Ebraica di Roma e il Museo della liberazione di Roma.

 

“Purtroppo ogni giorno, anche dalla cronaca, ci rendiamo conto che l’odio e l’intolleranza non sono scomparsi e il negazionismo trova ancora spazio, specialmente sul web” dichiara la Videsindaca Sonia Bombardieri “la consapevolezza della portata dell’orrore della Shoah non è più evidente a tutti, come hanno dimostrato certe manifestazioni di questi ultimi temi con paragoni inaccettabili. L’esercizio della memoria diventa quindi indispensabile per ridare dignità e onore alle vittime e ai superstiti della Shoah, ma anche per noi stessi, per preservare la nostra umanità contro l’indifferenza. Serve interrogarsi costantemente su ciò che accade nel nostro tempo”. 

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