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Museo poschiavino pronto a nuove sfide

CULTURA E SPETTACOLO - 28 12 2018 - Redazione

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La stagione 2018 del Museo Poschiavino è stata caratterizzata soprattutto dall’esposizione temporanea «Moda e costume», che ha incontrato l’interesse dei valposchiavini ma anche dei turisti. I membri della Fondazione Ente Museo Poschiavino sono già al lavoro con diversi progetti per la stagione 2019. In particolare, nel 2019 spera di poter realizzare il «Centro di conservazione beni culturali», con lo scopo di garantire la tutela a lungo termine di oggetti culturali di valore.


Dopo due anni di ottima affluenza di visitatori grazie alla mostra permanente dedicata al ritorno dell’orso in Val Poschiavo, nel 2018, come previsto, il numero degli ingressi è leggermente diminuito, attestandosi nella media degli anni precedenti. Anche quest’anno le due sedi del Museo, il Palazzo De Bassus-Mengotti e la Casa Tomé, sono state visitate da molti gruppi e scolaresche.


È stata accolta con interesse l’esposizione permanente «Moda e costume» che presenta lo sviluppo delle abitudini nel vestire e la commistione tra produzione locale e influssi internazionali. Questa mostra verrà riproposta anche nel 2019: il Museo ha infatti deciso già alcuni anni fa di proporre le mostre temporanee per due anni consecutivi. Ha avuto un buon riscontro anche la guida digitale, che ha lo scopo di rendere più attraente la visita al Museo, con informazioni interessanti e approfondimenti.


La Fondazione Ente Museo poschiavino si sta già occupando dell’offerta per i prossimi anni. È già in corso, ad esempio, un progetto per rendere il museo più accessibile e attrattivo per le famiglie con bambini piccoli e sono già partiti anche i lavori preliminari per l’esposizione temporanea per gli anni 2020/2021, che avrà per tema i processi alle streghe in Val Poschiavo. Inoltre, il Museo sta programmando nuove offerte per i visitatori e l’ottimizzazione delle guide interattive.


Un «Centro di conservazione per i beni culturali»
Il 2019 sarà un anno decisivo per la storia del Museo poschiavino e per il patrimonio culturale della Valposchiavo. Il museo ha infatti pianificato la realizzazione di un «Centro di conservazione per i beni culturali». Si tratta di un nuovo edificio, semplice ma efficiente, in cui gli oggetti potranno essere studiati, trattati e immagazzinati in modo consono. In occasioni particolari tali oggetti potranno essere anche resi accessibili al pubblico. L’edificio, che sorgerà nei pressi del Mulino Aino, sarà un’ulteriore attrazione per la zona. L’autorizzazione per il nuovo edificio è già stata rilasciata. L’inizio dei lavori di costruzione è previsto per la primavera del 2019, a patto naturalmente che sia garantita la gran parte del finanziamento.

 

I costi preventivati ammontano a circa 600'000 franchi, una parte dei quali saranno messi a disposizione dallo stesso Museo poschiavino. Accanto all’afflusso di capitale di terzi, per la realizzazione di questo importante progetto il Museo conta sull’aiuto di generosi donatori. Il progetto «Centro di conservazione beni culturali Valposchiavo» è importante soprattutto per il fatto che questo edificio garantirà i presupposti ottimali per la tutela del patrimonio culturale della Valle. Attualmente gli oggetti del Museo che non sono esposti ma che dovranno essere conservati per le generazioni future sono immagazzinati in diversi magazzini d’emergenza e in condizioni non ottimali. Il nuovo centro consentirà la corretta conservazione a lungo termine di tali oggetti, diventando, con il Palazzo De Bassus-Mengotti e la Casa Tomé, una sorta di «memoria attiva» della Valposchiavo.

 

Il Museo poschiavino è chiuso nel semestre invernale e riaprirà a partire dalla metà di giugno del 2019.

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