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Ripensando al "beato" Mario Omedeo

CULTURA E SPETTACOLO - 30 09 2017 - Méngu

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/Mario Homodeo

Mario Omodeo: un nome che ogni visitatore del Santuario dell’Apparizione in Tirano sente nominare e ricorda come colui che la Madonna volle privilegiare, mostrandosi e parlandogli. Il nome che ogni devoto della Madonna, apparsa al Ponte della Folla il 29 settembre 1504, invoca come tramite umano per ottenere da Lei attenzione e grazie divine.

 

Un guardare lontano sulle orme del tempo, perché rifiorisca l’interesse per il beato Mario e sia da noi stimato come una pietà necessaria e a tutti più vicina e confacente.

 

La proposta vuol essere quella di riconsiderare il ruolo di Mario in questo evento, di sottolineare, con particolari segnalazioni, ogni eventuale ricorso alla sua mediazione e presentazione di nostre istanze sul luogo dell’Apparizione.

 

La speranza e il desiderio di molti è di vedere canonicamente riconosciuta la santità di vita del ‘beato Mario’, già da secoli proclamata: “vox populi, vox Dei” dice la tradizione… ( omissis).

 

I sentimenti che sottintendono a questa esortazione sono quelli di persone comuni che vogliono animare con l’esposizione di fonti storiche, e soprattutto con la fiducia (o fede!), il ricordo fortissimo del beato Mario, il trentacinquenne, semplice, innocente, ma testimonio convinto “secondo il cuore di Dio” che Maria si è a lui mostrata perché fosse il suo santo araldo “ovunque tu puoi”.

 

Se anche noi qualche volta abbiamo pensato al ‘nostro’ beato e a lui ci siamo rivolti come ad uno che ha ‘confidenza’ con Maria e che perciò può a Lei presentarci come degni di essere ascoltati, facciamolo presente, proclamiamo pubblicamente questo aiuto propiziatorio.

 

Abbiamo a disposizione molti canali per segnalare favori e grazie per le quali riteniamo aver usufruito dell’intercessione propiziatrice del beato Mario degli Omodei: il Rettore del Santuario; il Bollettino del Santuario, gli accompagnatori pastorali del Terzo Millennio … naturalmente per iscritto in modo da produrre la “fama signorum” documentata, richiesta dalla Chiesa per ratificare l’attribuzione secolare del titolo di beato al nostro veggente.

 

Fonti: settembre 2006 “Documentazione per il riconoscimento del titolo di ‘beato’ a Mario Omodei” di monsignor Aldo Passerini, Rettore del Santuario- Basilica Madonna di Tirano a cura a cura del dott. Giuseppe Garbellini, prof.ssa Wilma Del Simone e Ezio Maifrè.

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Della vita del “ Beato “ si sa poco.

(di Mèngu)

L’assenza di molte notizie certe sulla vita di Mario Homodeo ha generato in me il fervido desiderio di ridare il dovuto rilievo alla figura del Beato Mario in una mia narrazione e visione tutta personale, con la speranza che ulteriori ricerche abbiano luogo. Questo racconto è scaturito dalla devozione e venerazione che mi hanno trasmesso i miei avi per il “ beato “ . Ho narrato ciò che “ sentivo “ nell’animo, nel contesto storico di quei tempi, senza nessuna pretesa di una precisa ricostruzione storica poiché non era mio intento.

 

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