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Stüdia parché la téra l’è bàsa e l’è fadiga lauràla

CULTURA E SPETTACOLO - 07 04 2020 - Ezio (Méngu)

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/la scuola del passato

In questi tempi di “coronavirus” tanti ragazzi e ragazze, giustamente obbligati a rimanere in casa per preservarsi e preservare gli altri dal contagio, hanno tanto tempo libero da dedicare allo studio o ai loro hobby preferiti. Al giorno d’oggi la cultura è ormai “pane quotidiano“. Ai miei tempi, ai ragazzi svogliati e fannulloni, i maestri, i papà, le mamme e i nonni, per invogliare allo studio dicevano: “Stüdia parché la téra l’è bàsa e l’è fadiga lauràla“. Chi ha occhi e orecchi intenda!

 

Ezio (Méngu)

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