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Sul Sicomoro: Cosa ci ha lasciato il 68?

CULTURA E SPETTACOLO - 25 05 2019 - Sandra e Bernardo Ferrari

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/1968, sul sicomoro, Tirano

Giunti quasi al traguardo del lungo viaggio "Sul Sicomoro " che ci ha portato nel mondo dell'arte, dell'ecologia, delle religioni, della filosofia, della letteratura, ad abbattere muri che ostacolano la pace tra i popoli con il movimento Pax Christi , il nostro cammino ci ha portato indietro nel tempo: al 1968 con Agostino Giovagnoli.

 

Storico, professore ordinario presso Università Cattolica del Sacro Cuore, il prof.Agostino Giovagnoli si è occupato di storia dell'Italia repubblicana, dei rapporti tra Stato Italiano e Chiesa Cattolica e di storia delle relazioni internazionali.

È autore di numerosi libri tra i quali ricordiamo:

  • LA REPUBBLICA DEGLI ITALIANI (2016)  
  • IL CASO MORO : UNA TRAGEDIA REPUBBLICANA
  • STORIA E GLOBALIZZAZIONE.

Nella sua relazione "Pensare al 68 ci fa bene?" ha detto che la contestazione di quel periodo ha un profondo legame con il Concilio che ne ha anticipato alcuni tratti.

IL CONCILIO VATICANO II ha infatti "preparato" in certa misura il terreno al grande movimento di contestazione, nato nelle università americane ed in seguito sparso in tutto il mondo.

È stato un movimento di cambiamento, proiettato verso il futuro e la musica il veicolo di comunicazione innovativo.

Le canzoni rivoluzionano la mentalità e intaccano il principio stesso delle istituzioni citando JOAN BAEZ e BOB DYLAN.

 

Ha ricordato la figura di MARTIN LUTHER KING: I HAVE A DREAM (IO HO UN SOGNO).

Il sogno che accomuna tutti, bianchi e neri e le loro rivendicazioni non violente dei diritti civili.

Il 68 ha preso coscienza del timore sempre più crescente di un conflitto nucleare globale ( guerra fredda)

La guerra del Vietnam è stata emblematica in tutto il mondo, il suo significato ideologico molto forte, ma per il movimento del 68 è stata una guerra assurda da rifiutare.

La televisione ha portato nelle case le immagini devastanti di uomini, donne e bambini che muoiono, che soffrono.

 

Come non ricordare quel gruppo di bimbi vietnamiti che fuggono terrorizzati dopo essere stati ustionati dal napalm ( miscela di acidi naftenico e palmitico usati per bombe e mine incendiarie e come combustibile per lanciafiamme )

Il 68 ha fatto emergere dei problemi, dando inizio alla riflessione sul tema dell'ambiente, contro il consumismo, ed è stato l'inizio di una presa di coscienza di contestazione del modo di fare politica come diceva Don Lorenzo Milani Priore di Barbiana nel Mugello.

In conclusione il prof.Giovagnoli ha ribadito che pensare al 68 ci fa bene perchè ci ricorda che possiamo anche non subire il mondo in cui viviamo.

Il movimento del 68 ha provato a cambiare il mondo e questa è la sua eredità più preziosa.

 

Sandra e Bernardo Ferrari

 

Prossimi appuntamenti a cura della Associazione Insieme per l'Oncologia e l'Ematologia Alta Valtellina Onlus:

  • 7 giugno Morbegno Auditorium S Antonio con il concerto: DAL PLATA A GUCCINI
  • 11 giugno Bormio Collegiata SS Gervasio e Protasio tradizionale incontro con Don LUIGI VERDI della FRATERNITÀ DI ROMENA, con il grido TORNIAMO UMANI.

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