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Un reading teatrale per parlare del lockdown con la musica della Caravan Social Band

CULTURA E SPETTACOLO - 29 08 2020 - Redazione

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/caraban

Nell’ambito di TIRANO Estate domenica 30 agosto alle 17.30 all’Auditorium “L. Trombini” l’Assessorato alla Cultura del Comune di Tirano presenta NELLA MIA ORA DI LIBERTA’ Reading teatrale con musica dal vivo della Caravan Social Band con il corredo scenografico delle opere di Valerio Righini.

 

Nella mia ora di libertà è un reading che narra i mesi del lockdown e lo smarrimento di un individuo come tanti di fronte a uno scenario inimmaginabile. Impressioni, suoni e silenzi di un’esperienza che ci vede tutti fragili e coinvolti. I brani musicali si intrecciano alle voci narranti e fanno emergere le note della condivisione, delle scelte essenziali, in antitesi a un “prima” bulimico e soffocante, in vista di un “dopo” da comprendere e gestire. Un momento d’incontro fatto di parole e musica, scandito dagli evocativi percorsi scultorei di Valerio Righini.

 

I testi sono di Federico Bario, le voci narranti di Federico Bario e Lucia Valcepina. Le musiche originali eseguite da Maurizio Aliffi chitarra, Simone Mauri clarinetto basso e Alessandro Castelli trombone.

L’allestimento dello spettacolo è arricchito dalle opere di Valerio Righini con l’esposizione di PELLE APOLIDE, sculture del ciclo TERRAMARA.

INGRESSO GRATUITO - Posti limitati prenotazione online su www.eventbrite.it

Short link prenotazioni: https://bit.ly/3hBxtgJ

 

Note sugli artisti:

Federico Bario: autore del testo, in questi anni ha ideato e realizzato numerosi reading, indagando, tra gli altri, il tema della Shoah, con iniziative personali e collaborazioni. Ha curato inoltre i due libri di memorie “Varcare la soglia” e “A riveder le stelle” di Fausta Finzi, ebrea milanese deportata nel campo di concentramento di Ravensbrück. Artista e pittore, ha realizzato numerose esposizioni a tema.

 

Lucia Valcepina: scrittrice e attrice, ha collaborato con i dipartimenti di Drammaturgia dell’Università Cattolica di Milano e con numerosi teatri e case editrici milanesi. Attualmente, scrive per l’inserto culturale Stendhal de La Provincia di Como, Lecco e Sondrio e fa parte della compagnia teatrale del regista Davide Benedetti. Nel 2019, ha scritto e portato in scena il monologo “Precari”, insieme ad Alessandro Castelli.

Maurizio Aliffi: chitarrista e compositore, ha ideato musiche per progetti originali collaborando con numerosissimi artisti e partecipando a festival nazionali e internazionali. Ha preso parte, tra l’altro, al progetto italo-francese “Fête foreign” diretto da Barre Phillips sull’improvvisazione. Da molti anni sperimenta il rapporto musica-teatro curando la composizione e l’esecuzione dal vivo di vari spettacoli.

Alessandro Castelli: trombonista ed euphonista, ha collaborato con numerosi teatri e orchestre italiane come il Teatro alla Scala, l’orchestra dei Pomeriggi Musicali, l’orchestra di Padova e del Veneto, l’orchestra sinfonica nazionale della Rai e il Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa. Trombonista classico e jazz, oggi collabora, come insegnante di euphonium, con il Conservatorio Donizetti di Bergamo; è docente di trombone ed euphonium presso il Liceo Grassi di Lecco.

Simone Mauri: diplomatosi in clarinetto, si è avvicinato all’improvvisazione specializzandosi
nell’utilizzo del Clarinetto basso. Ha al suo attivo diverse formazioni con cui ha suonato in Italia
e all’estero collaborando con musicisti come: Lester Bowie, Claudio Fasoli, Mario Arcari, Tiziano Tononi, Stefano Bagnoli, Keith & Julie Tippet, Gabriele Mirabassi, Chris Cutler, Gianluigi Trovesi, Beppe Caruso, Giovanni Falzone, Paolo Botti, Ferdinando Faraò, Gabriele Coltri, Anne-Lise Foy.

 

Percorso scultoreo di Valerio Righini:

 

PELLE APOLIDE

Questo gruppo di opere si inserisce in un percorso di lavoro realizzato recentemente. Un ciclo di opere che segue i precedenti cicli Impronte, Murali, Metope e Terramara e che precede il lavoro in corso dedicato al tema dei Camminanti.

Sono questi ultimi realizzati in varie tecniche, disegno – incisione – pittura - scultura, ma anche organizzati con l’utilizzo di materiali vari come le pietre scelte fra le “murache” delle vigne che caratterizzano con i loro terrazzamenti il paesaggio valtellinese. Schegge di pietre di vari colori e forme che dopo essere state ridotte e appena appena lavorate, vengono incastonate in superfici di fondo trattate in maniera materica, superfici percorse e percosse da segni, incisioni, graffi, grumi che fanno vibrare lo spazio compositivo.

Il tema sotteso a PELLE APOLIDE, così come agli altri cicli, si riferisce al mondo degli uomini in marcia, moltitudini nomadi che in questo periodo storico, come in epoche precedenti, si spostano sulla terra per fuggire da guerre, carestie, povertà. Parvenze di figure umane, figure ieratiche allineate come nei mosaici bizantini, distanziate con cadenze spaziali pressoché regolari. Cadenze che quietano le figure permettendo loro di assumere un respiro proprio. I distanziamenti tra le figure, per contrasto, rievocano disordine, affollamento, differenze di umanità. Alle figure ritte verticalmente si contrappone un elemento coricato, una figura come ricoperta da un sudario bianco che vuol rappresentare e richiamare una fine.

 

Organizzazione: Comune di Tirano in collaborazione con Consorzio Turistico Media Valtellina.

Attività svolta nel rispetto delle misure di contenimento del contagio covid-19 vigenti.

Informazioni: Info Point Tirano Piazza delle Stazioni, 18 | Tel +39 0342 706066

e-mail iattirano@valtellinaturismo.com

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