571 attività chiuse in tre anni in provincia

Il numero è impressionante ma reale. dalla fine del 2019 al termine dell'anno scorso in provincia di Sondrio hanno chiuso i battenti ben 571 imprese.

Lo rende noto CNA-Confederazione Nazionalke Artigianato Lombardia in base a un'analisi svolta dal Centro Studi Sintesi che indica un saldo negativo al -4,2% nei tre anni presi in considerazione, percentuale peggiore in regione dopo quella di Mantova. Peggio ancora è andata al settore artigiano, che nello stesso periodo ha fatto registrare un calo del 5% con 214 aziende scomparse dalla scena produttiva. Peraltro la diminuzione delle attività pare essersi arrestata nel 2022, quando a fronte di 647 cessazioni si sono verificate 667 nuove iscrizioni al registro delle imprese.

Questa inversione di tendenza starebbe a dimostrare come la pandemia e l'aumento dei costi delle materie prime abbiano notevolmente inciso sul regolare operato delle nostre realtà produttive. E se preoccupa pure il rallentamento della ripresa, una confortante consolazione viene dall'aumento dell'export fuori dai confini provinciali.

Guido Monti