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Accordo Ue-Svizzera verso il fallimento

ECONOMIA E POLITICA - 31 12 2021 - Guido Monti

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Il rischio di una 'Elvexit' non esiste per il semplice motivo che,a differenza della Gran Bretagna, la Svizzera non ha mai aderito ufficialmente all'Unione europea. Comunque il labirinto di oltre 100 intese bilaterali che regola dagli anni '70 i rapporti tra Berna e Bruxelles corre il pericolo di finire agli annali per lasciare spazio a un legame indeterminato. Infatti i negoziati in corso tra la Commissione europea e il governo elvetico sono entrati in una fase di stallo che non lascia presagire nulla di buono e rischiano seriamente di fallire, con ripercussioni facilmente intuibili pure per la provincia di Sondrio, data la vicinanza con la Svizzera.

 

In questo caso gli accordi attualmente in vigore sarebbero superati e si aprirebbero prospettive nebulose per l'export rossocrociato verso il mercato europeo. L'allarme è stato lanciato dal vicepresidente della Commissione europea Maros Sefcovic, incaricato dei rapporti dell'Ue con i suoi vicini di casa. A preoccuparlo è la difficoltà a sottoscrivere un patto che regoli gli attuali accordi bilaterali, dovuta alle divergenze fra le parti in causa. Mentre l'Ue spinge per la firma di un trattato che porti la Svizzera, saldamente ancorata al mercato unico europeo pur non facendone parte, ad allinearsi alle norme Ue in evoluzione, evitando modifiche temporanee, gli elvetici preferiscono invece mantenere una posizione autonoma. Questa resistenza svizzera confligge con gli intenti dell'Ue,che gradirebbe una soluzione in grado di garantire condizioni di parità e di risolvere le controversie, consentendo regolari contributi alle casse europee. "Se i negoziati volgessero a un insuccesso - ha avvertito Sefcovic - gli accordi bilaterali ancora esistenti andrebbero in scadenza e renderebbero obsolete le nostre relazioni".

 

E ha aggiunto: "Vi è un'urgente necessità di sapere se la Svizzera intende veramente negoziare con noi.Tra le altre questioni c'è quella dei dispositivi medici prodotti in Svizzera, che senza un adeguato meccanismo di certificazione non potrebbero più essere esportati nell'Ue. E' evidente l'interesse di Berna a restare agganciata all'Europa, altrimenti in assenza di una volontà condivisa per sviluppare i rapporti c'è davvero la possibilità che questi si spezzino inevitabilmente". 

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