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Benessere animale: il modello Valtellina fa scuola

ECONOMIA E POLITICA - 02 02 2018 - Redazione

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/Stefano Rumo con la moglie
Stefano Rumo con la moglie

Il prodotto di montagna e le sue peculiarità da valorizzare, il benessere animale quale presupposto per un allevamento di qualità che garantisce produttore e consumatore: la Latteria Sociale Valtellina e uno dei suoi giovani consiglieri, Stefano Rumo, protagonisti al seminario promosso dal Sata, il servizio tecnico dell’Associazione regionale allevatori, che si è svolto martedì e mercoledì scorsi a Padenghe sul Garda, in provincia di Brescia.

 

Tecnici e operatori del settore si sono dati appuntamento per discutere della sostenibilità dell’azienda da latte: dalla sanità al benessere animale, dalla qualità delle produzioni alla sicurezza alimentare fino alla sostenibilità ambientale ed economica. Rumo, 37 anni, di Villa di Tirano, con la moglie Silvia manda avanti un’azienda zootecnica con un’ottantina di capi di bestiame alimentati con il mais coltivato nel fondovalle e con il foraggio sfalciato a Trivigno, sull’alpeggio che carica ogni estate.

 

Entrato nel consiglio di amministrazione della cooperativa nel 2017, ha coordinato il gruppo di soci che elaborato il nuovo regolamento di conferimento che ha tra i punti qualificanti il benessere animale certificato dal CReNBA, il Centro di Referenza Nazionale per il Benessere Animale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Lombardia e Emilia Romagna, l’unico ente accreditato. La sua azienda lo ha già ottenuto. Nel suo intervento al seminario, Rumo ha raccontato il percorso intrapreso all’interno della cooperativa promosso dagli stessi allevatori: un impegno assunto con convinzione per ottenere una certificazione da mostrare quale garanzia ai consumatori.

 

La Latteria Sociale Valtellina è la prima realtà del settore lattiero-caseario in Lombardia ad aver adottato la certificazione sul benessere animale. A seguito delle visite di veterinari accreditati dal CReNBA, sulla base di una novantina di indicatori, vengono valutati lo stato di salute dell’animale, gli spazi che ha a disposizione, l’alimentazione e le strutture aziendali per esprimere un giudizio oggettivo che certifica il benessere animale.

 

Rumo ha parlato dell’impegno per l’allevatore e dei vantaggi che ne derivano, sia in termini di crescita aziendale che di immagine: per chi lavora in montagna il benessere degli animali rappresenta da sempre un valore da difendere e la certificazione attesta ciò che distingue la tradizione zootecnica valtellinese.

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