Bibite vintage a “Sconfinando”
ECONOMIA E POLITICA - 29 05 2021 - Sconfinando
Cedrata bionda, Cola, Mela Zen, Ginger Rouge, Ginger Beer, Spuma Nera: bibite dai nomi antichi che captano l’attenzione di chi entra a curiosare nel negozio Sconfinando. Un’etichetta che ricorda i manifesti pubblicitari degli anni ’50 e le vecchie copertine della Domenica del Corriere. L’ispirazione deriva dalle bevande dei vecchi bar di paese e dalle bibite dell’infanzia di molti di noi, ma le formulazioni delle “ricette” di produzione e il tipo di progetto che sta alla base di questi prodotti rappresentano qualcosa di nuovo e di molto interessante. L’azienda è italiana: il birrificio Baladin è nato a Piozzo, nelle Langhe, nel 1996, fondato da Teo Musso, mastro birraio molto originale. Dopo anni di gestione del suo pub, conosciuto per una divertente sala coperta da un tendone da circo, ha deciso di passare alla produzione di birre e, successivamente, di bibite analcoliche. In collaborazione con Slow Food e condividendo un percorso comune, che comprende la partecipazione a tante iniziative per diffondere la cultura del cibo sano e sostenibile, anche nell’ambito di eventi come il “Salone del Gusto” e “Terra Madre”, l’azienda Baladin si è impegnata in un progetto che coinvolge l’Africa, e ha creato una Cola che ha poco a che fare con la sua omonima più famosa: ha anche un colore molto diverso, tendente al rosso amaranto. Il suo ingrediente principale è, appunto, la cola. La noce di cola è un frutto tipico delle foreste tropicali dell’Africa Occidentale; in particolare di Sierra Leone e Liberia. Contiene, tra le altre sostanze, caffeina e teobromina ed ha quindi proprietà energizzanti. In Sierra Leone, la cola è simbolo di amicizia. Con essa ed altri ingredienti, come zenzero e peperoncino, si creano bevande da offrire in occasioni speciali. L’azienda italiana ha iniziato a produrre la Cola Baladin usando i frutti prodotti da piccoli coltivatori nei villaggi di Dalru e Gebwena; con essi è nata una stretta collaborazione. Il progetto ha anche contribuito a sostenere la ripresa economica della zona, dopo la lunga guerra civile che ha colpito tragicamente la Sierra Leone. Una parte dei proventi della produzione è destinata al finanziamento dell’’istruzione dei bambini in questi due villaggi. Ora Baladin ha scelto di contribuire a un nuovo progetto di Slow Food: la realizzazione di moltissimi nuovi orti in Africa. In particolare, si è impegnata per creare due orti comunitari in Sud Africa e due orti scolastici in Marocco. Tra le altre bevande analcoliche Baladin in vendita, che ci riportano al passato, troviamo la Spuma Nera o “scura”, come era detta una volta. Si tratta dell’antenato del più famoso chinotto. Si ottiene da una ricetta tradizionale con alla base questo agrume e con aggiunta di radice di rabarbaro (solo la frazione rosa), infuso di scorza di arancia e vaniglia. La spuma Nera, come tutte le bibite di questa “azienda solidale”, è al 100% naturale, senza coloranti o conservanti aggiunti. Potete trovare queste bibite presso la Bottega del commercio equo e solidale di Tirano in Largo Pretorio 3/5 o seguirci sulle pagine Facebook e Instagram.
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