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Concessioni idroelettriche: arrivano 4,7 milioni

ECONOMIA E POLITICA - 02 06 2017 - Redazione

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/diga acqua

Un totale di 4,7 milioni di euro per il territorio della nostra provincia in base ai canoni aggiuntivi 2017.

 

Con la legge regionale 26/2003 art. 53 bis (introdotto dalla L.R. 19/2010) al fine di garantire la continuità della produzione idroelettrica e nelle more delle procedure per l’assegnazione delle nuove concessioni, venne deliberato di consentire la prosecuzione temporanea all’esercizio degli impianti le cui concessioni erano scadute o prossime alla scadenza. Venne pure deliberato che a fronte di questa opportunità offerta alle società idroelettriche le stesse avrebbero dovuto versare un canone aggiuntivo che sarebbe stato determinato successivamente.

 

Il D.G. Ambiente energia e sviluppo il 25 maggio ha quindi determinato l’importo dei canoni aggiuntivi dovuti per la concessione dell’esercizio provvisorio per l’anno 2017; stiamo parlando di una somma complessiva di 7.478.867,40 euro per tutti gli impianti della Regione. Di questi, circa 4,7 milioni sono relativi agli impianti ubicati nel territorio della nostra provincia.

 

“Da rilevare - fa presente il presidente Bim Carla Cioccaralli - che queste somme non sono destinate al Bim ma, ai sensi del sopracitato articolo, sono destinate alla Regione, alla Provincia e non meno del 50% ai Comuni rivieraschi degli impianti in questione. Si auspica comunque che la Regione destini la sua quota al territorio come già avviene per i canoni del Demanio idrico”.

 

Il Bim quale consorzio di tutti i Comuni della provincia da tempo si era fatto carico della questione invitando più volte la Regione a definire quanto dovuto dalle società idroelettriche. L’ulteriore canone, in Lombardia, è stato determinato in 20 euro per ogni kW di potenza nominale concessa a fronte dei 62,5 euro/kW più 5 euro per canone ambientale deliberato nel 2010 dalla vicina provincia di Trento.

 

“Forse ci si poteva aspettare qualcosa in più, e comunque almeno il riconoscimento di 5 euro per canone ambientale. Fin qui abbiamo parlato degli ulteriori canoni relativi al 2017, rimangono ancora da determinare i canoni per gli anni 2011 - 2016, infatti le prime concessioni sono scadute il 31 dicembre 2010 e quindi per queste l’ulteriore canone è dovuto dal 2011”.

 

Ammesso di considerare solo 20 euro/kW gli arretrati per gli anni precedenti, per i soli impianti sul territorio della provincia di Sondrio, ammonterebbero a circa 13 milioni.

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