MENU

Confezioni ecosostenibili per gli alimenti

ECONOMIA E POLITICA - 23 05 2023 - Redazione

CONDIVIDI

/packaging

Un materiale ecosostenibile deve offrire un minimo impatto sull’ambiente esterno, sia per la sua produzione, sia per quanto riguarda lo smaltimento al termine dello scopo per cui è stato prodotto. In ambito alimentare, oggi, si favorisce l’uso di materiali ecosostenibili, alcuni utilizzati già tradizionalmente, altri di nuova produzione, ottenuti utilizzando fonti rinnovabili.

Come si prepara una confezione ecosostenibile

Le modalità di produzione di packaging ecosostenibile sono sostanzialmente di due tipi: si utilizza esclusivamente un materiale ecosostenibile, oppure si accoppia un materiale non sostenibile con uno che lo è maggiormente, per ridurre l’impatto ambientale globale della confezione. Esempi di entrambi queste produzioni si possono trovare nei prodotti offerti da aziende esperte e professionali, come Volmar packaging S.R.L., che ha anche sperimentato l’unione di più forme di confezionamento per evitare al massimo gli sprechi e l’inquinamento, come le bag in box, per i prodotti liquidi, che prevedono un involucro di plastica e uno di cartone, entrambi riciclabili. Nel corso degli anni poi si stanno affacciando al mondo del packaging anche nuovi materiali, come ad esempio il Mater-BI, il PLA o altre materie plastiche innovative. Queste nuove plastiche vengono ottenute da scarti di lavorazione, come ad esempio i resti dell’industria agricola e alimentare, o anche da vegetali quali il mais o la canna da zucchero.

Le confezioni riciclabili

Per non pesare eccessivamente sull’ambiente un materiale ecosostenibile deve essere prodotto da fonti rinnovabili, oppure essere completamente riciclabile. Questo assunto è oggi ancora vero e accettato, dobbiamo però ricordare che alcuni dei rifiuti che potrebbero essere riciclati non riescono ad accedere al circolo virtuoso del riciclo. È una questione complessa che chiama in causa non solo i materiali in sé e per sé, ma anche la quantità di ogni materiale che viene scartata quotidianamente. Quindi seppur alcuni materiali siano facilmente riciclabili, non sempre è possibile farlo, per cui è importante comunque ridurne la produzione e l’utilizzo. A tale scopo si sfruttano spesso materiali accoppiati, che permettono di sfruttare le caratteristiche positive del materiale riciclabile, al contempo riducendone la quantità presente all’interno della confezione. Ovviamente questo giova alla successiva possibilità di far funzionare correttamente i canali del riciclo, riutilizzando in maniera virtuosa alcune materie prime. I materiali riciclabili sono vari: carta, molte materie plastiche, vetro, metalli. Differenziare i rifiuti è essenziale per fare in modo che il riciclo funzioni in maniera corretta.

I materiali compostabili e biodegradabili

Le nuove materie plastiche oggi disponibili in commercio offrono una caratteristica importante; oltre ad essere prodotte partendo da fonti rinnovabili, sono in alcuni casi anche compostabili o biodegradabili. Questo significa che a temperature corrette vari microrganismi possono disgregarle rapidamente, limitando la quantità di rifiuti presente e producendo compost, ossia terriccio fertile da sfruttare in agricoltura. Non solo le materie plastiche di nuova generazione sono compostabili e biodegradabili, ma lo è anche la carta, un materiale di tipo tradizionale, che può essere anche riciclato. Viene però compostata la carta sporca o molto rovinata, cosa che riduce la necessità di pulirla e lavarla per poterla riciclare agevolmente.

LASCIA UN COMMENTO:

DEVI ESSERE REGISTRATO PER POTER COMMENTARE LA NOTIZIA! EFFETTUA IL LOGIN O REGISTRATI.

0 COMMENTI