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Costituita la Fondazione Istituto Tecnico Superiore per l’Innovazione del sistema agroalimentare

ECONOMIA E POLITICA - 14 12 2017 - Redazione

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/ITAS

È stata costituita a Sondrio nella giornata di ieri, 13 dicembre 2017, la Fondazione Istituto Tecnico Superiore per l’innovazione del sistema agroalimentare nata con l’obiettivo principale di dare vita al Corso ITS che formerà i futuri tecnici superiori delle produzioni e delle trasformazioni agrarie, agroalimentari e agroindustriali.

 

Franco Moro (Presidente di Bresaole del Zoppo e Presidente del Distretto Agroalimentare di qualità della Valtellina) è il Presidente della Fondazione Istituto Tecnico Superiore per l’innovazione del sistema agroalimentare eletto dalla Giunta composta da Marco Bonat (Segretario Generale della Camera di Commercio di Sondrio), Maurizio Gianola (Dirigente Scolastico dell’ITAS G. Piazzi di Sondrio), Stefania Palma (Responsabile Area Risorse Umane di Confindustria Lecco e Sondrio), e Claudio D'Agata (Comune di Morbegno) in rappresentanza degli Enti locali Soci Fondatori, oltre che dallo stesso Presidente Franco Moro. Molti gli interlocutori che hanno aderito al progetto - dove l’ITAS G. Piazzi di Sondrio è l’Ente di riferimento mentre il coordinamento è affidato a Confindustria Lecco e Sondrio - per la costituzione della Fondazione e la realizzazione del Corso ITS Tecnico Superiore specializzato nella valorizzazione dell’innovazione nella filiera agroalimentare, nel controllo qualità e nella gestione della produzione. “Questo è un progetto molto importante per il comparto agroalimentare delle nostre province e non solo - sottolinea il neo Presidente della Fondazione, Franco Moro. L’accesso al corso sarà infatti aperto a studenti di ogni parte d’Italia, ma ritengo sia rilevante la sua collocazione in un territorio come il nostro dove esiste una tradizione significativa in ambito agroalimentare, che per poter avere continuità necessita anche dell’apporto di risorse umane qualificate, richieste dalle imprese e dagli operatori del settore”.

 

“Abbiamo messo a punto un progetto articolato, di grande interesse per i giovani e per il sistema agroalimentare, grazie all’adesione di un numero significativo di soggetti e di imprese. E proprio le imprese garantiranno la forte connessione con il mondo del lavoro che è alla base del successo di questo tipo di percorso formativo, ne costituisce il vero valore aggiunto e contribuisce all’obiettivo di innalzare il livello delle professionalità” - conclude Franco Moro. Il Corso per il tecnico superiore della filiera agroalimentare trova il suo punto di forza principale nella forte integrazione, propria degli ITS, con il sistema delle imprese, sia dal punto di vista della progettazione sia della docenza.

 

Se gli ITS sono percorsi di istruzione terziaria che formano i cosiddetti tecnici intermedi, preparando risorse dal profilo tecnico-specialistico destinate ad avere ruoli di responsabilità in ambito produttivo-tecnico, nel caso specifico la figura del tecnico superiore responsabile delle produzioni e delle trasformazioni agrarie, agroalimentari e agro-industriali ha fra le sue funzioni professionali principali il miglioramento costante dei prodotti alimentari in senso qualitativo ed economico e la loro valorizzazione, con attenzione a garantire la sostenibilità e la eco-compatibilità delle attività industriali e a recepire le innovazioni. Punto di forza del tecnico professionale sono la conoscenze, l'abilità e le competenze nel controllo della qualità, della sicurezza degli alimenti e degli standard internazionali oltre che nella gestione e controllo della produzione.

 

Il Corso ITS, che prenderà il via entro ottobre 2018, prevede una durata complessiva di due anni, con 1.000 ore di formazione per ciascuna annualità; di queste sono 800 le ore di tirocinio suddivise equamente nei due anni: 400 il primo anno e 400 il secondo anno; almeno la metà delle ore di formazione in aula saranno tenute da docenti provenienti dal mondo del lavoro; 20 sarà il numero minimo di allievi ammessi, in possesso di un titolo di studi quinquennale.

 

I Soci Fondatori del progetto - rappresentanti di diverse “categorie” come previsto dal bando - sono: l’Ente di riferimento ITAS G. Piazzi di Sondrio; l’Ente di Formazione Accreditato all’Albo Regionale PFP Valtellina di Sondrio; i dipartimenti universitari o organismi appartenenti al sistema della ricerca scientifica e tecnologica Università degli studi di Milano - Dipartimento di scienze degli alimenti, la nutrizione e l’ambiente e Dipartimento di scienze agrarie e ambientali - produzione, territorio agroenergia, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano - Dipartimento di psicologia, Fondazione Dott. P. Fojanini; le imprese: Bresaole Del Zoppo, Icam, Il Sentiero Cooperativa Sociale, Latteria Sociale di Chiuro, Latteria Sociale Valtellina, Salumificio Mottolini, Società Agricola Melavì; gli Enti Locali Provincia di Sondrio, Comune di Morbegno, Comune di Albosaggia; oltre a Camera di Commercio di Sondrio, Confcooperative dell’Adda, Confindustria Lecco e Sondrio, Collegio Periti Agrari e Periti Agrari Laureati di Sondrio, Distretto Agroalimentare di qualità della Valtellina, Fondazione Gruppo Credito Valtellinese, ECOLE-Enti Confindustriali Lombardi per l’Education, Federazione Provinciale Coldiretti Sondrio, Fondazione Luigi Clerici e IIS P.A. Fiocchi di Lecco.

 

Oltre ai Soci Fondatori, hanno aderito al progetto in qualità di partner: Alpes, Casa Vinicola Pietro Nera, Coam Industria Alimentare, Crotasc, Invitti Grappa, Emilio Mauri, Paganoni Distribuzione Alimentare, Pastificio di Chiavenna, Salumificio Panzeri, Special Coffee, Vibar Nord e Vis. Il progetto è stato finanziato da: Unione Europea-Fondo Sociale Europeo, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Regione Lombardia.

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