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Giornata Mondiale dell’Epilessia: un’occasione importantissima per riflettere assieme

ECONOMIA E POLITICA - 07 05 2020 - Redazione

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Lunedì 10 febbraio è stato un giorno importante: la suddetta data, infatti, è nota per essere la Giornata Mondiale Dell’Epilessia. Questa malattia neurologica, considerata da molti un tabù e un motivo di vergogna, merita notevole attenzione da parte della comunità scientifica e non solo.

 

I numeri dell’epilessia

Parlare dell’epilessia significa, per forza di cose, discutere di numeri. In Italia, i malati che hanno ricevuto la diagnosi di questa patologia sono 500mila. Ogni anno, 36mila persone nel nostro Paese scoprono di essere malate di epilessia. A livello mondiale, invece, sono più di 500mila i soggetti che, ogni giorno, hanno a che fare con la malattia (si tratta di una condizione che ha un impatto notevole anche sulla vita dei familiari e dei colleghi di lavoro).

 

A preoccupare i professionisti che si occupano di trattare, a diversi livelli, i malati di epilessia, è soprattutto la mancanza di formazione da parte degli attori del mondo della scuola. Gli insegnanti, oggi come oggi, sono spesso preoccupati, quando vengono a sapere di avere un alunno epilettico in classe, di dover affrontare un suo attacco.

 

Questo ha delle conseguenze gravi anche sulle decisioni delle famiglie che, in alcuni casi, decidono di tacere per non esporre il proprio figlio a discriminazioni e per non metterlo a rischio a causa delle eventuali manovre sbagliate di qualcuno nel corso di un attacco.

 

I progressi della scienza

Accanto a questo quadro che fa oggettivamente pensare, esiste un ambito, ossia quello della scienza, che negli ultimi anni ha fatto passi da gigante per quanto riguarda i trattamenti incentrati sulla lotta all’epilessia.

 

Degna di nota a tal proposito è la temperie normativa che, da diverso tempo a questa parte, vede al centro dell’attenzione la legalizzazione della cannabis light (se ti interessa sapere come è cambiato il quadro normativo in merito e le possibili implicazioni terapeutiche della cannabis, trovi qui una guida sulla marijuana legale). Questa novità, che ha coinvolto anche l’Italia, è stata d’impulso per numerosi studi scientifici, che hanno portato alla nascita di farmaci finalizzati soprattutto a tenere sotto controllo le convulsioni.

 

Si potrebbe aprire un capitolo molto ampio in merito. Giusto per fare un esempio, ricordiamo che, nel settembre 2019, l’Unione Europea ha approvato Epidiolex. Lanciato sul mercato statunitense nel 2018, questo sciroppo a base di cannabis è indicato per il trattamento di alcune forme gravi di epilessia.

 

Nel corso delle procedure di testing, la sua efficacia è stata messa alla prova su alcuni pazienti pediatrici. Sviluppato dalla GW Pharmaceuticals, la casa madre del celebre Sativex, viene utilizzato in combinazione con un alto farmaco, ossia il clobazam.

 

Epilessia e sport: cosa dicono gli esperti

Tornando un attimo alla vita quotidiana dei soggetti con epilessia, soprattutto bambini e ragazzi, è il caso di aprire la parentesi dello sport. Cosa dicono gli esperti in merito? Che, fatta eccezione per controindicazioni specifiche relative a determinate discipline (per i riferimenti in merito la cosa giusta è interpellare il proprio epilettologo di fiducia), se la malattia ha un livello lieve o moderato l’attività sportiva non è incompatibile.

Certo che, anche nel caso delle società sportive dilettantistiche, bisogna fare lavoro di divulgazione continua delle basi del primo soccorso ai soggetti in preda ad attacchi epilettici.

 

Questo significa, per esempio, ricordare che non bisogna mai aprire la bocca. Fondamentale è anche non provare a inserire nella bocca della persona in preda all’attacco degli oggetti, morbidi o rigidi che siano. Inoltre, non bisogna bloccare le braccia e le gambe ed è bene fare di tutto affinché la persona non cada a terra. Se si trova già al suolo, è essenziale posizionare sotto la sua testa qualcosa di morbido (p.e. un cuscino).

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