MENU

Giovani imprenditori e imprese innovative in aree montane

ECONOMIA E POLITICA - 16 11 2018 - Redazione

CONDIVIDI

/bormio

Quali sono le attività imprenditoriali innovative portate avanti dai giovani nelle aree montane e quali i loro punti di forza? Questo il quesito da cui ha preso avvio il terzo appuntamento di Montagna 4.0, percorso promosso da Comune di Bormio e Società Economica Valtellinese per fornire alla popolazione occasioni di conoscenza, confronto e riflessione sullo sviluppo e le prospettive della Montagna.

 

Una domanda, quella oggetto della serata di mercoledì 14 novembre, a cui non è certo facile dare una risposta, anche a causa delle oggettive difficoltà a identificare in modo univoco quali siano i comuni montani, nonché il range di età che individua la fascia giovane della popolazione. Un valido aiuto per definire il panorama delle attività innovative di giovani imprenditori nelle aree di montagna proviene dai risultati di una ricerca condotta da UNIMONT, l’Università degli Studi di Milano con sede a Edolo, e presentata nel corso dell’ incontro di Montagna 4.0 da Emanuela Zilio. I dati raccolti nell’ambito dello studio hanno rivelato come il 10% delle imprese attive nei comuni montani delle sette province lombarde esaminate (Bergamo, Brescia, Como, Lecco, Pavia, Sondrio e Varese) facciano capo a giovani imprenditori. Si tratta del 3% rispetto al totale delle aziende dei territori indagati e dell’1% rispetto al totale regionale.

 

Le imprese a conduzione giovanile nei Comuni di montagna lombardi sono nel 92% dei casi microimprese con meno di 4 addetti; il 6% ne conta meno di dieci. Significativa la presenza di imprenditrici (29%), che risulta maggiore rispetto a quella rilevata nella totalità delle aziende presenti nelle sette province esaminate (20%), così come quelle degli imprenditori stranieri (17%), che sulla totalità delle province subisce un importante decremento ( 10%).
Andando a delineare i settori di attività dei giovani imprenditori nell’ambito della Provincia di Sondrio, il 22,97% risulta impiegato nel commercio e nell’artigianato, il 15,94 % nel turismo, il 20,17% nell’agricoltura, il 2,23 % nel settore creativo e tecnologico, il 38,69% in altri settori. Ampliando l’analisi ai Comuni totalmente o parzialmente montani della regione Lombardia, emerge che il 22,66% delle aziende condotte da giovani imprenditori rientra nel comparto del commercio-artigianato, il 13,51% nel turismo, il 10,67% nel settore agricolo; il 3,04% delle aziende appartiene invece al settore creativo o tecnologico.

 

A questi dati, nel corso della serata, sono stati affiancati esempi di realtà imprenditoriali valtellinesi che si sono dimostrate vincenti, conquistandosi visibilità nel panorama nazionale e internazionale. Tra queste Bremawood di Maurizio Bresesti (di Chiuro), Webtek di Emanuele Piasini (Poggiridenti), Pyro&Tec di di Niccolò D’Oro Lambertenghi (Tirano), L’Artigiano della bicicletta di Daniele Rinaldi (Tirano), SEP Valtellina di Elena Pedrana (Ponte in Valtellina). Tutte aziende che vantano imprenditori accomunati dalla passione per il proprio lavoro, dalla volontà di valorizzare le risorse locali, da un forte legame con il territorio e dalla capacità e volontà di fare rete.

 

Queste realtà si traducono in un importante esempio per i nostri giovani, che si trovano di fronte a un mercato del lavoro in continua evoluzione, come ricordato da Marco Rocca del Comitato Scientifico SEV. Rocca ha presentato alla platea una stima del Forum economico mondiale secondo la quale il 65% dei bambini che oggi va a scuola, dopo il diploma o la laurea, svolgerà lavori che ancora non esistono. Pur guardando a questo dato con un po’ di preoccupazione, è comunque bene ricordare come le imprese della nostra provincia abbiano dimostrato di saper rispondere efficacemente alle richieste di un mercato che cambia: il 15% dell’energia rinnovabile nazionale proviene dalle aziende del territorio; l’acqua minerale più venduta sul territorio italiano è prodotta in provincia di Sondrio; lo stesso vale per la più importante azienda italiana nel settore ad alta tecnologia dell’alluminio sottile e per le maggiori imprese italiane nel comparto della prima lavorazione del legno; un’unica azienda valtellinese detiene il 40% del mercato italiano dei prodotti salutistici da forno.

 

Sempre ai giovani è stata dedicata la parte conclusiva della serata con la presentazione dell’Associazione Merlino di Sondrio da parte di Felice Mandelli, membro del Comitato Operativo SEV. Questa associazione, istituita nel 2002 per volontà di un gruppo di professioni, nasce con lo scopo di facilitare il raccordo tra la scuola e il mondo del lavoro; attraverso una serie di incontri nelle scuole (con lezioni frontali, lavori di gruppo e testimonianze), l’Associazione Merlino fornisce ai giovani elementi e informazioni preziosi per acquisire una visione sistemica del mondo delle imprese, particolarmente utile per orientare il loro futuro lavorativo.

Il prossimo appuntamento di Montagna 4.0, dal titolo Il futuro dei territori alpini. Quali competenze per quali lavori, è fissato per martedì 27 novembre alle ore 20.30.

Si ricorda che è ancora possibile iscriversi al percorso formativo. La partecipazione è subordinata all’iscrizione e al versamento della quota simbolica di € 50,00; l’iscrizione è gratuita per gli studenti fino ai 19 anni di età.

Per le iscrizioni è necessario rivolgersi all’Ufficio anagrafe del Comune di Bormio.

LASCIA UN COMMENTO:

DEVI ESSERE REGISTRATO PER POTER COMMENTARE LA NOTIZIA! EFFETTUA IL LOGIN O REGISTRATI.

0 COMMENTI