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Isolamento termico: il cappotto termico e l’importanza dell’operazione di posa

ECONOMIA E POLITICA - 25 04 2020 - Redazione

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Tutti coloro che hanno scelto di intervenire sulla propria abitazione e ristrutturarla, spesso e volentieri si trovano a svolgere dei lavori di isolamento termico alle pareti di casa, in modo specifico nel caso in cui si tratti di strutture costruite parecchi anni prima.

 

Un lavoro di isolamento termico, però, spesso e volentieri può spaventare soprattutto per via dei suoi costi. La soluzione del cappotto esterno è una delle migliori tecniche che vengono utilizzate in questi casi. Ebbene, nonostante tante persone siano convinte che il costo cappotto esterno sia veramente alto, in realtà non è affatto così, dal momento che il prezzo di un cappotto termico finito viene poi ammortizzato con il risparmio che si ottiene in bolletta, senza dimenticare come si possa recuperare anche tramite le apposite detrazioni fiscali.

 

La posa del cappotto termico

L’operazione di posa è uno degli aspetti fondamentali quando si tratta di creare dei cappotti che siano di notevole qualità. Un cappotto termico, però, che viene svolto alla perfezione deve necessariamente soddisfare quattro requisiti principali. In primo luogo si tratta della qualità della progettazione, poi c’è la qualità della posa, la qualità dei prodotti che vanno a formare il cappotto termico e, infine, la certificazione del sistema di isolamento a cappotto.

 

Chiunque svolge l’operazione di isolamento termico e rispetta questi requisiti che abbiamo appena descritto può avere a che fare con un cappotto termico in grado di durare oltre 50 anni, contro la metà previsti dalle più importanti direttive in ambito europeo.

 

Uno degli aspetti più importanti che riguarda la posa del cappotto termico è indubbiamente il tipo di supporto che viene scelto. Ce ne sono tantissimi, tra cui troviamo i blocchi in cemento oppure in calcestruzzo cellulare, le pareti intonacate, i supporti in legno, ma anche i laterizi pieni e forati.

 

Gli elementi a cui prestare attenzione nel corso della posa

Nel corso della fase di posa del cappotto termico, ci sono diversi aspetti che devono essere valutati con grande attenzione. Prima di tutto, le temperature che caratterizzano il supporto così come dell’aria, che non deve scendere al di sotto dei 5 gradi centigradi e, nel corso delle 24 ore, non devono superare i 35 gradi.

 

Un secondo aspetto a cui prestare attenzione è relativo all’applicazione di teli di protezione nel caso in cui dovesse piovere, senza dimenticare come le superfici non devono mai essere esposto ai raggi del sole diretti. Qualora ci si trovasse in una simile situazione, la cosa migliore da fare è quella di applicare dei teli parasole direttamente sui vari ponteggi.

 

Inoltre, è importante che tutti quei materiali che vengono impiegati vengano conservati all’interno di locali appositi. Inoltre, molto meglio evitare di inserire additivi che non sono contemplati all’interno delle schede tecniche dei vari prodotti preconfezionati.

 

Uno dei primi passi che riguardano l’operazione di posa del cappotto in maniera perfetta è sicuramente quello di stabilire al muro, usando dei tasselli ad espansione, le basi di partenza. Inoltre, è fondamentale scegliere uno specifico collante per cappotto termico, che deve essere successivamente applicato usando il sistema a cordolo e tre punti in mezzo, oppure direttamente su dei supporti complanari, puntando sul metodo del collaggio totale, usando una spatola in acciaio inox che sia ben dentata.

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