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Le dighe nelle nostre Valli

ECONOMIA E POLITICA - 30 01 2023 - Ezio (Méngu)

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/zona Ponte delle Capre/Alpisella
Foto scattata in zona Ponte delle Capre/Alpisella. Le case sono state rimosse per fare spazio alle acque della diga di Livigno. (tratta da articolo dall’articolo di Alice Martinelli del 19 luglio 2021 su Livigno –blog .)

Sì, le nostre valli che sono state fatte dighe rinasceranno come l’araba fenice ! Ritorneranno ubertose e assolate e ricominceranno la loro lunga vita. Questo ho sentito dire in forma di tuono: Lo dico con braccio teso, l’ho detto e lo farò “.

 

Che misero spettacolo vedere delle valli, ora dighe a uomo piacendo, con l’acqua a metà sponda e con un colletto di fango e di pietrame! Cosa è successo? Perché abbiamo modificato il corso della natura? Grida Pierino: Io non c’ero e se c’ero dormivo!!

 

Ha ragione il birichino. Siamo tutti colpevoli, forse anche tu che leggi e io che scrivo.  Abbiamo divorato stupende valli per la nostra sete di energia. Ora nel fondo di quelle valli c’è silenzio, nessuna voce e nessun suono di campane. Forse è gioia del pescatore ma tormento dei vecchi che non hanno dimenticato il sentiero di fondo valle, i due o tre grappoli di baite e il torrente che scorreva tumultuoso e spumeggiante. Nessuno più nasce in quel tratto profondo di valle, nessun fumo si alza da quelle baite che ora sono una corona grigia di pietrame melmoso. Solo qualche fotografia ricorda la sua bellezza.

 

Era estate è ho visto un enorme bacino artificiale quasi senza acqua. Si poteva scorgere quasi il fondo della vallata. Un lungo colletto grigio di melma circondava quella valle che un tempo era stupenda e logica continuazione di una vallata anch’essa invasa sul piano da cemento. Ho pensato: tu o uomo, hai voluto farne una diga. Guarda ! E’ quasi vuota perché anche il cielo soffre e i suoi occhi sono ormai privi di lacrime. Uomo, ora con le tue lacrime, ora dovrai riempirla ! “ . Me ne sono andato da quel “ bagna- fango “  e ho ricordato una foto che serbo sempre nel cuore quando torno in quella magnifica Valle. L’ho conservata tra le mie carte e ricordo le parole che scrisse Alice Martinelli  in un suo articolo del 19 luglio 2021 su Livigno – Blog.  

 

Prima che fosse costruita la diga e che il livello dell’acqua iniziasse a crescere, c’erano prati, pascoli, strade e ponticelli, soprattutto nella parte più a sud, nel fondovalle tra l’imbocco della Val Viera e la Val di Tort,. C’erano case di legno e pietra, una chiesetta, un forno per la produzione della calce. C’era la strada che portava in Svizzera, una mulattiera molto frequentata”. Ora di questo nulla c’è più.

 

Sì, le nostre valli che sono state sommerse dalle acque che formano le dighe rinasceranno come l’araba fenice! Ritorneranno ubertose e assolate e ricominceranno la loro lunga vita.

 

Ma come ? Ci aiuterà la scienza !  La fusione nucleare arriverà e “ decarbonizzerà “ la nostra economia , dandoci l’energia sufficiente, per rimediare ai terribili sgarbi  che, per nostre esigenze e comodità, abbiamo fatto alla natura. Ed ecco che le centrali idrauliche non serviranno più e l’acqua troverà la sua strada antica nelle sue valli. I muraglioni delle grandiosi dighe sorgeranno come cattedrali in fondo a vallate verdi e ubertose dove prima c’erano fango e sassi. Così torneranno a rivivere le nostre belle vallate usate per la produzione di energia.

 

 Ezio (Méngu)

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