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Menegola si impegna sull'idroelettrico

ECONOMIA E POLITICA - 18 05 2023 - Cs

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Si è svolto martedì 16 maggio l'incontro tra il presidente della Provincia Davide Menegola e una delegazione del Comitato per la razionalizzazione delle linee elettriche ad alta tensione e del gruppo per il rinnovo delle concessioni idroelettriche, composta da Renato Cardettini, Angelo Costanzo, Giovanni Curti e Fausto Pruneri.

 

Cardettini ha espresso la preoccupazione per la fase di stallo del progetto di razionalizzazione delle linee ad alta tensione nel territorio del mandamento di Tirano. Il progetto presentato da Terna dopo 2 anni di discussione con le amministrazioni interessate, che prevede ingenti investimenti per la razionalizzazione della rete col potenziamento della dorsale a 380kv e un vasto interramento, consentirebbe l'eliminazione di molti km di linee da Grosio a Tirano liberando il fondovalle. Con un efficientamento della linee di trasporto dell'energia trarrebbero beneficio salute e paesaggio. La localizzazione della stazione di trasformazione, che dovrebbe essere costruita nel comune di Villa di Tirano, é di fatto bloccata da difficoltà e veti non giustificabili dai benefici che l'opera porterebbe nel tempo all'intero territorio provinciale. Il comitato ha chiesto a Menegola un intervento per valutare tutte le possibilità di mediazione con gli enti locali interessati, e in particolare con l'amministrazione di Villa di Tirano, per superare le difficoltà  e far prevalere l'interesse pubblico. Il pericolo concreto è che Terna rinunci definitivamente al piano di razionalizzazione e investa altrove il miliardo e 700 milioni di euro di investimento previsto.

 

Altro tema oggetto del confronto, illustrato da Giovanni Curti, è stato il rinnovo delle concessioni idroelettriche. Da anni si ascoltano da parte della politica regionale proclami di grandi risultati raggiunti, ma di fatto ad oggi non c'è una chiara volontà di effettuare i bandi di gara per il rinnovo delle concessioni. Le competenze regionali sono 'ostaggio' delle lobby dei produttori, restii ad un mercato che dovrebbe basarsi sulla libera concorrenza. Regione Lombardia ha una legge e un regolamento ad hoc, però nulla si muove e la politica nazionale pare privilegiare gli interessi dei produttori con possibile prolungamento delle concessioni, senza procedere a bandi di gara. La Regione, che rivendica autonomia, ha il coraggio di far rispettare la sua legge anche scontrandosi con il Governo? I rinnovi potrebbero essere l'occasione per ridisegnare un patto territoriale tra i produttori, la Regione e la Provincia di Sondrio.

 

Il comitato ha espresso al presidente della Provincia la necessità che vengano effettuate le gare attraverso l'opzione che la legge regionale consente, ovvero la gestione pubblico/privato  e chiede di fare pressioni sulla Regione per definire i bandi di gara sulla base di questa opzione. Si é trattato di un primo incontro interlocutorio in cui Menegola ha dimostrato molto interesse per le preoccupazioni presentate e, dopo aver approfondito la questione, si è impegnato a valutare la situazione fissando un nuovo appuntamento a settembre per un opportuno aggiornamento.

Comitato per la realizzazione delle linee ad alta tensione Valtellina-Valchiavenna

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