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Mostra del Bitto 2020: degustazioni tra cibo e arte

ECONOMIA E POLITICA - 09 10 2020 - Redazione

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Un gusto che rapisce, con abbinamenti di qualità ad esaltare il Bitto e le altre eccellenze dell'enogastronomia valtellinese: la Mostra del Bitto di Morbegno, che torna sabato 17 e domenica 18 ottobre, in una versione limitata, mette al centro del programma le degustazioni, ricche e innovative come non mai. Veri e propri incontri con i sapori, guidati da esperti assaggiatori, in luoghi prestigiosi, per conoscere il territorio, la sua storia e le sue tradizioni a tavola. Esperienze sensoriali che uniscono arte ed enogastronomia, che mischiano aromi e sensazioni, per appuntamenti della durata di un'ora ciascuno che si ripetono più volte nel corso delle due giornate, offrendo l'opportunità di partecipare a più degustazioni, spostandosi tra la piazza Sant'Antonio, con l'attiguo convento, e Palazzo Malacrida.

 

In un'edizione limitata per l'adozione delle misure di sicurezza, anche le degustazioni sono a numero chiuso e necessariamente su prenotazione. Per iscriversi è sufficiente andare sul sito internet www.mostradelbitto.com, passarle in rassegna una ad una, leggendo le dettagliate descrizioni, scegliere le preferite e prenotarsi utilizzando l'apposito pulsante che rimanda a una pagina in cui inserire il proprio nominativo e procedere in modo semplice, veloce e sicuro con il pagamento elettronico. In questo modo ogni partecipante avrà il suo posto a sedere nelle sale, allestite nel rispetto del distanziamento sociale, alle quali si potrà accedere soltanto indossando la mascherina e dopo essersi igienizzati le mani. Nulla è lasciato al caso in una manifestazione che adotta con rigore i protocolli di sicurezza a garanzia dei partecipanti. Le proposte sono nove per un totale di 70 degustazioni: "Taste theatre", degustazione verticale di diverse annate di Bitto accompagnate dallo Sforzato, con la voce di Mediaset Andrea Piovan; "L'arte della degustazione", con le creazioni con la sabbia dell'artista Erica Abelardo ad accompagnare l'assaggio dei formaggi della tradizione lattiero-casearia locale; "Banco d'assaggio", per degustare i formaggi in concorso e trasformarsi in giurati; "Degustazioni con il produttore", per scoprire il lavoro dei maestri casari; "Formaggi e bollicine in terrazza", con l'incontro tra i formaggi e le bollicine metodo classico prodotte in Valtellina; "Degustazione pic-nic", per abbinamenti audaci, con dolce a sorpresa, accompagnati da storie di gusto; "Piatti d'autore 'Sushià' di formaggio", con i piatti dello chef stellato Gianni Tarabini dell'agriturismo "La Fiorida"; "Cheese & beer", con il formaggio che si accompagna a una selezione di birre artigianali; "Valtellina prêt à porter", con le eccellenze agroalimentari locali e la visita guidata a Palazzo Malacrida. Sono già molte le persone che si stanno assicurando un posto prima della chiusura delle iscrizioni prevista per giovedì 15 ottobre.

 

La prenotazione è necessaria, ma l'ingresso è gratuito, anche per visitare la casera che metterà in mostra le forme di formaggio presentate per il concorso, per la prima volta allestita nella suggestiva cornice dell'abside dell'antica chiesa di Sant'Antonio, oggi Auditorium, per seguire la premiazione dei migliori casari nella serata di sabato 17 ottobre e per accedere alla piazza a partire dalle ore 10. In questo caso sono previsti accessi limitati ogni ora e mezza e si potrà scegliere l'orario più gradito per vedere il caratteristico calecc con i casari che lavorano il latte, per seguire le storie di formaggio nella "Fattoria didattica" animata dall'Ecomuseo della Valgerola e per acquistare i formaggi dai piccoli produttori nel "Piccolo mercato".

 

Per la Comunità Montana Valtellina di Morbegno, il Comune di Morbegno, il Consorzio Turistico Valtellina di Morbegno e il Consorzio di Tutela dei Formaggi Valtellina Casera e Bitto, che si sono impegnati nella non facile impresa di organizzare la manifestazione, affidandola a Simona Nava, la soddisfazione di proporre un evento che mai come quest'anno mette al centro i formaggi e gli altri prodotti tipici, valorizzando un settore trainante per l'economia locale.

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