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Progetti pilota Comunità dell'energia rinnovabile: i primi 3 sono associati FIPER

ECONOMIA E POLITICA - 06 02 2020 - Redazione

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/teleriscaldamento

RSE ha pubblicato in data odierna la graduatoria dei 5 progetti pilota selezionati sul territorio nazionale per svolgere un’analisi costi-benefici delle comunità dell’energia rinnovabile -REC dal punto di vista energetico, economico, ambientale e sociale, e individuare le eventuali barriere di carattere, regolatorio, tecnico, normativo, ambientale sociali che potrebbero limitarne lo sviluppo.

Le REC definite nella Direttiva RED 2 rappresentano un innovativo modello di produzione-consumo collettivo di energia rinnovabile a km 0.

 

Nell’ambito del Piano Triennale di Ricerca di Sistema 2019-2021, delle 12 candidature pervenute, RSE ha selezionato 5 progetti pilota. I primi tre operatori classificati: ACS Primiero, Teleriscaldamento Cogenerativo Valtellina Valcamonica Valchiavenna (TCVVV), Unione Energia Alto Adige (SEV).

Tre imprese associate FIPER, gestori di teleriscaldamento cogenerativo a biomassa legnosa, in territori da tempo 100% rinnovabili, grazie anche alla presenza di prosumer di fotovoltaico, produttori di idroelettrico, a testimonianza che i Comuni di montagna possono e devono giocare un ruolo di primo piano nel promuovere nuovi modelli di generazione distribuita e autonomia dalle fonti fossili, creando reddito, occupazione e benefici ambientali sul territorio.  

 

Commenta Walter Righini, presidente Fiper: “siamo molto soddisfatti dell’esito della selezione, perché testimonia da un lato, la serietà e radicamento territoriale delle nostre aziende, dall’altro che la REC è percorribile laddove esiste una produzione consolidata di energia da fonte rinnovabili locali e una spiccata sensibilità da parte delle Istituzioni di evolvere e farsi parte attiva nella dinamica. L’avvio dei 5 progetti pilota rappresenta il punto di partenza per la fattiva realizzazione della REC; auspichiamo che l’analisi che avvierà RSE sia funzionale a evidenziare le attuali barriere e provvedere affinché vengano rimosse.  

 

Questa graduatoria è un segnale politico a nostro avviso estremamente importante che rimette al centro il valore strategico dell’economia della montagna e più in generale delle aree periferiche nella politica energetica italiana”.

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