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Significato della trasformazione digitale per le PMI

ECONOMIA E POLITICA - 25 08 2021 - Redazione

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Regione Lombardia ha messo a disposizione, previo bando, fondi per promuovere l’innovazione e la digitalizzazione delle imprese a Sondrio e provincia, dei quali hanno potuto beneficiare 22 micro e piccole imprese. A Regioni e Comuni sembra stia molto a cuore che le imprese effettuino questo conclamato passaggio al digitale, ma cosa significa in termini pratici? Secondo la definizione fornita dal Parlamento europeo, “La trasformazione digitale consiste nell’integrazione di tecnologie digitali da parte delle aziende e nell’impatto sociale di queste tecnologie” per ottimizzare la produzione, ridurre le emissioni e innovare i servizi. Cosa possono fare le imprese micro e piccole per iniziare questo percorso? Dovrebbero innanzitutto puntare su un sito Web efficiente.

 

CREARE E OTTIMIZZARE IL PROPRIO SITO WEB

Molte piccole aziende puntano sui social media per dare visibilità ai propri prodotti. Giustissimo, ma Facebook e gli altri dovrebbero servire più per interagire con i clienti o potenziali tali piuttosto che sostituire un sito Web. Questo perché i social media usano modelli e grafiche predefinite che lasciano pochissimo spazio alla personalizzazione, mentre è fondamentale distinguersi tra tanti concorrenti. Inoltre, i siti Web consentono di pubblicare contenuti fondamentali per migliorare l’indicizzazione del sito sui motori di ricerca, consentendo di avere una posizione migliore quando un prodotto o un’attività viene cercata da un potenziale cliente.

 

Digitalizzare significa non solo creare, ma anche ottimizzare il proprio sito Web, che l’avvento dei dispositivi mobili ha sicuramente reso una priorità. Due ricerche parallele hanno evidenziato che il 93% degli italiani possiede uno smartphone, ma che solo il 78% dei nuclei familiari ha un computer o un tablet a casa. Per le aziende, ciò significa investire nella creazione di siti Web “mobile friendly” per migliorare l’esperienza degli utenti, che sicuramente passerebbero oltre se il sito si caricasse troppo lentamente su un dispositivo mobile o le pagine non venissero visualizzate correttamente.

 

SVILUPPARE UN’APP PER UN’ESPERIENZA AGILE

Le grandi imprese hanno puntato anche sullo sviluppo di applicazioni che permettono un’esperienza utente più “agile” rispetto al browser. Le piattaforme dell’e-commerce e quelle che offrono servizi di intrattenimento hanno avuto un ruolo pionieristico in questo contesto. L’app di Amazon, ad esempio, offre funzionalità come quella di ricevere notifiche su offerte o riduzioni di prezzo dei nostri prodotti preferiti o semplificare la condivisione degli stessi con i nostri conoscenti. Nel settore dell’intrattenimento, le applicazioni come quella di Netflix o Raiplay, garantiscono maggiore accessibilità e flessibilità rispetto al browser, consentendo di scaricare anche alcuni contenuti su dispositivo mobile in alta risoluzione per essere visti offline, senza consumare dati. Per gli appassionati di giochi, infine, è possibile accedere al casinò online da mobile senza che la qualità della grafica o la velocità del gioco siano compromesse e, soprattutto, nella massima sicurezza in termini di privacy e pagamenti.

 

Ovviamente stiamo parlando di realtà enormi, ma che possono costituire un punto di riferimento rispetto a quello che cercano gli utenti: velocità, accessibilità, possibilità di interazione, sconti e offerte, sicurezza. Per le imprese micro e piccole, comunque, iniziare con un sito Web strutturato in maniera chiara e personale e ottimizzato per i dispositivi mobili costituisce già un ottimo punto di partenza.

 

SVILUPPARE NUOVE COMPETENZE PER SFRUTTARE LE POTENZIALITÀ DEL DIGITALE

La costruzione di un sito Web per promuovere la propria attività è un passo fondamentale per il percorso di digitalizzazione, ma da solo non è sufficiente. La conoscenza del proprio business e della sua collocazione nel contesto geografico al quale si punta è altrettanto importante. È necessario sviluppare nuove conoscenze e competenze, non solo tecniche (come il saper utilizzare un software), ma anche teoriche sui vantaggi del digitale, come imparare a conoscere le tendenze del mercato e raccogliere in maniera autonoma dati per capire cosa può o non può funzionare nel proprio progetto. Ciò è applicabile a tutti i settori, incluso quello turistico e dell’agricoltura, non solo a quello dell’e-commerce.

 

Digitalizzazione significa necessariamente “lifelong learning” (apprendimento continuo) ed è per questo che i Voucher digitali 4.0 offerti dalla Camera di commercio per l’acquisto di servizi di consulenze e formazione rappresentano sicuramente una preziosa opportunità per chi muove i primi passi nell’economia digitale. Il passaggio al cloud (sistemi di archiviazione di grandi volumi di dati da remoto), le possibilità offerte dall’intelligenza artificiale e dall’internet delle cose aprono scenari ancora sconosciuti ai più che non possono essere trascurati.

 

Per coloro che non sono rientrati tra i 22 beneficiari beneficiari dei fondi regionali o che hanno in mente un progetto da avviare nel prossimo futuro, la rete offre mini corsi di formazione in marketing ed economia digitale con contenuti gratuiti e in italiano, come l’iniziativa “L’italia cresce in digitale” di Google­­, e che al completamento prevedono anche il rilascio di una certificazione, digitale ovviamente.

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