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Stagione invernale: "Ora occorre pensare ed incentivare il turismo montano per la prossima stagione”

ECONOMIA E POLITICA - 23 08 2021 - Redazione

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«Occorre iniziare pensare e incentivare il turismo montano per la prossima stagione invernale». Queste parole sono di Roberto Pinna, direttore del Consorzio turistico Sondrio e Valmalenco; pur essendo ancora in piena estate, Pinna, con tutti i suoi collaboratori, è già al lavoro per la prossima stagione invernale, quella della - speriamo - riapertura definitiva e in sicurezza degli impianti di risalita.
L’intervento di Roberto Pinna è di fatto un appello generale a politici, amministratori locali, imprenditori, operatori turistici e addetti ai lavori per trovarsi e, tutti insieme, iniziare a ragionare su come muoversi in vista della stagione della neve, perché se è vero che siamo soltanto ad agosto, l’inverno - tutto sommato - non è poi così lontano. 


«Da quando la stagione sciistica si è conclusa con un amaro nulla di fatto - prosegue - non si è più sentito parlare di sci e della stagione ad esso legata. L’estate sta finendo e come al solito è stato il mare a fare la parte del leone, mentre la montagna è rimasta con molti punti in sospeso, tra cui un tema assai importante come quello che riguarda il prossimo inverno; sarebbe ora di affrontarlo seriamente», afferma Pinna.
Per il direttore del consorzio turistico Sondrio e Valmalenco, sarà importante evitare di trovarsi in situazioni irrisolte, come è accaduto, a suo parere, nella passata stagione. 


«Iniziamo a favorire anche il turismo montano invernale, cercando di trovare le risorse per far riaprire in sicurezza e con una reale programmazione, non solo per gli impianti di risalita ma anche per tutte quelle attività che fanno da contorno al turismo invernale. 
È certamente un tema da sviluppare e da affrontare subito, con il dovuto anticipo, senza sottovalutare l’aspetto dei costi: gli imprenditori del turismo conoscono bene la differenza di introiti tra estate e inverno e sono sicuro che difficilmente, senza reali linee guida, si possa provare a pensare a una programmazione per la prossima stagione. 
Riaprire gli impianti e supportare dove possibile strategie finalizzate alla promozione, può servire per provare a far ripartire il settore; sarebbe certamente un primo passo per consentire una più serena e consistente ripresa delle attività legate alla neve».


«Il turismo montano ha sofferto molto per le chiusure legate alla pandemia, e anche se, con l’arrivo dell’estate, gli operatori turistici hanno reagito bene, ora abbiamo il bisogno e il dovere di ragionare sul futuro prossimo venturo. 
È fondamentale dare certezze sulle riaperture e dare loro un sostegno, favorendo investimenti e programmazione per rendere la montagna una meta turistica per tutte le stagioni, e per creare occupazione stabile per chi ci abita. Dalle difficoltà si può ripartire con slancio per innovare e creare valore, ma è importante che la politica sia a fianco di chi ci crede e che tutti remino nella stessa direzione».

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