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Un approccio ecologico all’arredo degli interni

ECONOMIA E POLITICA - 16 03 2021 - Redazione

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/Veruso Lino

Dopo ormai oltre un anno passato fra lockdown, zone nei più svariati colori, una cosa è certa: abbiamo passato e stiamo passando tantissime ore chiusi dentro casa. Questo rende ancora più importante essere consapevoli di tutte le sostanze che circolano nell’aria delle nostre stanze, a cui siamo esposti senza esserne consapevoli. Questo significa prendere in considerazione gli arredi, l’elettronica e soprattutto le pareti della nostra casa, dato che spesso sono proprio queste ad emettere sostanze non adatte al nostro organismo. Sia che le vostre pareti siano decorate con vernice o carta da parati, a seconda del tipo si sostanza utilizzata possono venire emesse alcune sostanze che possono essere dannose per la salute. Negli anni passati questo problema era meno percepito e spesso e volentieri sia le vernici che te tappezzerie erano prodotte curando solo all’estetica ed al prezzo, senza considerare se i materiali plastici industriali utilizzati fossero salubri o meno. Fortunatamente questo sta cambiando ed emerge lentamente una crescente consapevolezza. Ecco perché l'industria degli arredi murali sta muovendosi verso la produzione di carte da parati ecologiche, sane, ecosostenibili e rispettose dell'ambiente e della salute.

 

Quali sono le sostanze inquinanti nelle carte da parati non ecologiche?

Per determinare la quantità di inquinanti presenti nelle carte da parati non ecologiche, è necessario analizzare il loro processo di fabbricazione. Le tradizionali tappezzerie sono costituito da una miscela di materiali fibrosi a cui vengono aggiunte fibre sintetiche per aumentarne la robustezza. Queste sono poi pressate insieme in un processo di laminazione a vari strati e legati insieme tramite colle e lacche industriali che possono contenere sostanze dannose per la salute umana. Fra queste possiamo ricordare i plastificanti a bassa volatilità, che sono usati principalmente nei rivestimenti in plastica o in schiuma. Influenzano direttamente il sistema ormonale. Le colle adesive possono causare allergie mentre la formaldeide, utilizzata per aumentare la stabilità del composto, può causare mal di testa persistenti, irritazioni della pelle e problemi al sistema respiratorio. Possono essere inoltre utilizzati, particolarmente nelle carte da parati e nelle vernici più economiche e di dubbia provenienza, composti organo stannici, usati per aumentare la resistenza del materiale al sole e al calore, che possono creare problematiche per il sistema immunitario e il controllo ormonale.

 

Se queste sostanze sono presenti sulle nostre pareti, ne siamo continuamente esposti e il nostro corpo assorbe lentamente particelle che possono generare patologie di varia gravità. Tra le più comuni possiamo ricordare le allergie e le irritazioni della pelle, nausea, mal di testa regolari e persistenti e problemi respiratori (compresi gli attacchi d'asma). I plastificanti inoltre possono essere un attivatore di cellule tumorali.

 

Non ultimo, tutti questi prodotti non sono biodegradabili e compostabili, il che significa che, una volta rimossi dalle pareti, sono gettati via assieme alla spazzatura comune ed aumentano la tossicità dell’ambiente quando vengono bruciati dagli inceneritori.

 

Alternative ecologiche

Esistono dunque soluzioni sul mercato in grado di coniugare l’estetica con la salute ed il rispetto dell’ambiente? È possibile decorare la propria casa o il proprio luogo di lavoro senza danneggiare la propria salute? Fortunatamente la risposta è affermativa dato che alcune piccole aziende si sono mosse in questa direzione, optando per nuovi modi di produzione che danno la priorità non solo all'uso di materie prime naturali, ma anche a processi che non richiedono sostanze inquinanti e dannose per l'organismo. Alla base di queste tappezzerie ecologiche vi sono ovviamente materiali naturali completamente compostabili come il lino, una delle fibre tessili più adatte per la carta da parati, poiché sono battericide. Queste fibre sono unite insieme dalla viscosa naturale, prodotta con legno proveniente da foreste gestite in modo sostenibile e certificate FSC. La viscosa è una fibra tessile ottenuta attraverso una produzione industriale a cielo aperto, che minimizza l'impatto sull'ambiente.

 

Una volta finito il loro ciclo naturale, quando è ora di sostituirle, queste carte da parati possono essere deposte nel cesto del compost e si dissolvono naturalmente nel giro di pochi mesi ritornando i loro elementi all’ambiente senza rilasciare alcuna sostanza tossica.

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