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Una giornata della Resistenza europea

ECONOMIA E POLITICA - 21 02 2023 - Guido Monti

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L’invasione russa dell'Ucraina, iniziata il 24 febbraio 2022, rappresenta una violazione della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale che non può essere accettata. A un anno di distanza dallo scoppio del conflitto c'è chi chiede giustizia invitando a promuovere mobilitazioni nelle città italiane ed europee per chiedere il cessate il fuoco e l'avvio di un dialogo con negoziati di pace per costruire un‘Europa sicura e pacifica per tutti. E' bene mostrare solidarietà al popolo ucraino e alle vittime di tutte le guerre, le violenze, le repressioni e le discriminazioni nel mondo, ma senza dimenticare una indiscutibile verità: nel caso dell'Ucraina ci sono un aggressore e un aggredito che, fino a prova contraria, ha tutto il diritto di difendersi e di lottare per la libertà del proprio Paese invaso per volontà di un regime ultra revanscista che vorrebbe far rinascere anacronisticamente la Grande Madre Russia. Corsi e ricorsi storici dimostrano come il nazionalismo esasperato conservi nel tempo le sue peggiori caratteristiche e modalità d'azione. Nel '39 l'occupazione tedesca della Polonia, ora quella russa dell'Ucraina, domani chissà. Se la seconda guerra mondiale un esito positivo l'ha comunque determinato, con la garanzia di pace e libertà assicurate ai Paesi entrati a far parte dell'Unione europea, ha tuttavia lasciato un monito alle future generazioni: mai abbassare la guardia perché le conquiste ottenute a caro prezzo possono svanire da un momento all'altro. La Resistenza combattuta in mezza Europa è rimasta un caposaldo ancora oggi e nel recente passato, quando i rigurgiti del nazionalismo sono ritornati a causare morte e distruzione a poca distanza da casa nostra, adesso in Ucraina e trent'anni orsono nei Balcani. Ora e sempre resistenza torna ad essere un motto d'attualità e, in occasione del primo anniversario del conflitto russo-ucraino, i federalisti europei e i sinceri europeisti lanciano la proposta di istituire in occasione del 24 febbraio, data dell'invasione dell'Ucraina, la giornata della Resistenza europea in memoria di tutti i combattenti ed i civili caduti, ieri come oggi, in difesa della libertà del proprio Paese e per ottenere una pacifica e duratura coesistenza tra i popoli europei. 

 

Guido Monti - responsabile del Comitato provinciale per l'Europa di Sondrio  

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