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Viabilità, il futuro passa anche dallo sviluppo della ferrovia

ECONOMIA E POLITICA - 22 05 2019 - Alessandro Cantoni

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Torniamo a parlare di ferrovie per lanciare una proposta a tutte le forze politiche scese in campo per le elezioni comunali, ma anche agli enti provinciali e regionali.

In questi ultimi anni si è parlato molto spesso di ambiente, sensibilizzando l’opinione pubblica nel tentativo di superare i vecchi schematismi del passato. Secondo me si tratta di una battaglia legittima e che volge lo sguardo al futuro. Perciò vorrei che la classe dirigente del nostro territorio prestasse particolare attenzione a proposte di nuovi investimenti nell’ambito dell’economia circolare e green.

 

Un’occasione fondamentale, in tale senso, riguarda il piano quinquennale di Ferrovie dello Stato. Il Gruppo, presieduto da Gianluigi Castelli, ha infatti presentato al Paese un progetto da 58 miliardi di euro da spalmare tra il 2019 ed il 2023.

 

In particolare, Fs ha messo sul piatto 42 miliardi per le infrastrutture, di cui 28 per opere ferroviarie e 14 per le strade. Si intende, inoltre, sbloccare 1.600 cantieri Rfi e Anas in tutta Italia, con particolare attenzione alle regioni del Mezzogiorno. Dodici miliardi sono destinati a treni e autobus, di cui la metà verrà gestita per il trasporto regionale. Tutto ciò, stando ai dati pubblicati, produrrà un aumento della ricchezza nazionale pari allo 0,7-0,9% e consentirà l’assunzione diretta di 15 mila persone, nonché di 120mila occupati in più per ogni anno.

 

LA LINEA TIRANO-MILANO

Se consideriamo le condizioni materiali della nostra via ferrata, ci imbattiamo in una realtà sconcertante. I ritardi sono spesso dovuti all’inefficienza della linea ferroviaria, mentre la questione del doppio binario diviene prioritaria se si punta ad implementare il traffico ferroviario ed una maggiore frequenza dei mezzi di trasporto. I Comuni, in collaborazione con la Provincia, potrebbero far valere il proprio contributo a livello regionale ed ottenere una parte di questi finanziamenti per il recupero ed il potenziamento della tratta locale.

 

Investire sulle vie di comunicazione ferroviarie, infatti, non è meno rilevante rispetto al trasporto su gomma. Il nostro territorio ha puntato molte risorse sulla realizzazione della tangenziale di Tirano. Un’opera necessaria, certo, ma non per questo è ragionevole canalizzare tutti i finanziamenti esclusivamente su di essa.

 

Alessandro Cantoni

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