L'Alberti di Bormio in situazione di difficoltà

La denuncia viene da autorevoli firmatari, ovvero i sindaci dei comuni dell'Alta Valle, oltre al dirigente scolastico, gli insegnanti dell'istituto e i genitori degli studenti. La costante carenza d'organico è causa di varie difficoltà che mettono in discussione il regolare funzionamento dell'istituto Alberti di Bormio e la qualità dell'offerta didattica.

I problemi non sono determinati da responsabilità del personale che, anzi, lavora con grande impegno e professionalità, ma da lacune del sistema scolastico che hanno provocato una situazione insostenibile. In una lettera diffusa agli organi d'informazione locali e indirizzata alle autorità e alla popolazione vengono indicati in dettaglio problemi e disagi.  Il malcontento va ricercato nella progressiva e sconsiderata riduzione delle risorse destinate all’istruzione da parte dei competenti organi centrali, con la conseguenza che famiglie, docenti e personale scolastico sono costretti a fare i conti con una contingenza sempre più improba.

Questa si avverte soprattutto nella riduzione delle classi della sezione professionale dell’Alberti, a fronte di un prevedibile incremento degli iscritti, e nel dimezzamento dell'insegnamento delle lingue straniere. Gli scolari, sostengono i sottoscrittori dell'appello, non possono avere una formazione limitata da logiche puramente contabili, tenuto anche conto della grande sfida olimpica che tra pochi anni il nostro territorio dovrà affrontare. E concludono la loro lettera affermando che, visto il profondo scollamento tra la nostra realtà locale e i proclami delle istituzioni nazionali, è ora che la cittadinanza, la politica e le amministrazioni si rendano conto che la scuola non si fa con calcoli e decreti, ma con investimenti di capitale economico e umano volti alla crescita dei nostri ragazzi e allo sviluppo della realtà locale. 

Guido Monti