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C.A.I. Bormio, festeggiato il mezzo secolo di vita

SPORT E TEMPO LIBERO - 28 08 2018 - Silvio Mevio

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/C.A.I. Bormio, festeggiato il mezzo secolo di vita

A fare gli onori di casa il nuovo presidente, Graziano Baroni (eletto da pochi mesi - febbraio 2018 - e tra l’atro segretario storico del sodalizio bormiese) che - durante il “luculliano” banchetto - ha preso la parola salutando e ringraziando tutti i presenti e visibilmente emozionato ha voluto porre l’accento su questo importante traguardo che sicuramente servirà come “trampolino” di lancio per le nuove generazioni e soprattutto per un rilancio della sezione bormina del C.A.I. Si sono dati appuntamento in un “centinaio” ed in alta quota … per festeggiare il mezzo secolo di vita sezionale del C.A.I. di Bormio; quartiere generale della “manifestazione” i 2133 metri del rifugio Federico in Dosdè!

 

A soffiare sulle “cinquanta candeline” alcuni dei presidenti che hanno presieduto il sodalizio dell’Alta Valtellina negli anni passati (tra questi ricordiamo Matteo Schena, Alfredo Cantoni, Giovanni Peretti e Giuseppe “Bepino” Praolini); presenti anche il sindaco di Bormio, Roberto Volpato e per il comune di Valdidentro, Ivano Schivalocchi (assessore urbanistica, edilizia privata e lavori pubblici); ad officiare la S. Messa il frate cappuccino, Corrado Trabucchi (originario di Semogo) ed attualmente in Siberia (da oltre dieci anni), in quel di Novosibirsky.

 

Dopo il momento religioso, il “clou” della bella e riuscita giornata (soleggiata, ma piuttosto fredda) e dove hanno preso la parola alcuni tra i presidenti presenti (Baroni, Schena, Praolini, Cantoni e Peretti), oltre ai “soci fondatori” (tra questi ricordiamo: Tullio Faifer, Nino Zappa, Cecco e Piermarino Pedranzini) del sodalizio bormino ed in particolare un emozionato e commosso Oreste Peccedi che ha ripercorso questi meravigliosi cinquant’anni (e con un particolare riferimento ai “maglioni rossi” della celeberrima “Folgore”)!

 

A conclusione degli interventi – tutti effettuati sul pianoro erboso antistante il “Federico in Dosdè” e sotto lo sguardo attento delle cime di Lago Spalmo – ha preso la parola Itala Divitini Valgoi che ha voluto ricordare – con parole profonde e struggenti – il nipote Federico scomparso prematuramente (in montagna) nel lontano giugno 2002!

 

Un saluto “speciale” è arrivato anche da parte di Angelo Schena (past - presidente della sezione valtellinese del C.A.I. di Sondrio e consigliere centrale della stessa struttura nazionale) e di Marco Cantoni (il “filantropo” del rifugio “Federico in Dosdè”) i quali hanno avuto parole di elogio nei confronti della sezione bormina per avere raggiunto un così straordinario risultato; da rimarcare il bel gesto – da parte dell’infaticabile e inossidabile Matteo Schena – nell’avere consegnato alle “autorità” presenti la spilla del C.A.I., un segnale questo “forte” che suggella l’appartenenza (profonda) ad un sodalizio come quello del Club Alpino Italiano; lo stesso Schena, inoltre, ha poi voluto anche ricordare le due “segretarie storiche” della sezione, ovvero Marisa e Frosy (ringraziandole per la collaborazione fattiva), oltre alla guide alpine e ai volontari del Soccorso Alpino di Bormio per la loro “sempre pronta e disinteressata” collaborazione; un plauso è andato anche ai due progettisti del rifugio e cioè a Riccardo Colturi e Mario Praolini!

 

Una bella e gradita sorpresa è arrivata anche da parte di Bormio Sport ed in particolare da Arrigo Canclini che ha voluto “omaggiare” il C.A.I. Bormio di una bellissima ed esauriente “raccolta” di articoli che dal lontano 1987 sono stati riportati (e scritti) sul mensile organo ufficiale dell’Unione Sportiva Bormiese ed ovviamente della stessa sezione bormina! Un grazie “speciale” – da parte di tutto il direttivo sezionale – al fotografo della Valfurva, Marco Andreola, per il bellissimo e suggestivo servizio fotografico …

 

La degna conclusione - come in tutte le feste e le ricorrenze - con i “classici piedi sotto il tavolo” (in parte all’interno del rifugio ed in parte all’esterno a causa dei molti partecipanti) per gustare le prelibatezze della cucina (polenta, spezzatino e “salamella” con salumi et formaggio della “casa”) della famiglia Adriano Greco & Bruna Fanetti (è loro la gestione – del “Federico in Dosdè - ”dal 2006) a cui sono andati i ringraziamenti e soprattutto gli apprezzamenti … da parte dei “100 fortunati” tra soci e simpatizzanti che hanno reso unico ed indimenticabile questo importante traguardo e cioé i cinquant’anni (1968 - 2018).

 

Per dovere di cronaca ricordiamo che la struttura del rifugio è stata “restaurata” a cavallo del 1999/2000 ed inaugurata – successivamente - nel settembre (5) del 2004 e gestita fino al 2005 da Marco Rezzoli; il rifugio “Federico in Dosdè” – situato a quota 2133 metri s.l.m. - per l’appunto in val Dosdè (una “laterale” della val Viola, in Valdidentro) è di “proprietà” (per essere precisi appartiene al comune di Valdisotto e successivamente è stato “restaurato” a cura della sezione bormina) del C.A.I. sezione di Bormio; è collocato su un vasto pianoro dominato dall’imponente gruppo montuoso delle cime di Lago Spalmo e più a sinistra la vedretta di Dosdè; dal rifugio si possono compiere molteplici escursioni alpinistiche e scialpinistiche (cima di Verva, pizzo Dosdè, sasso di Conca, cime di Lago Spalmo, cima Viola, Saoseo, Zambrasca e pizzo di Valle) e rappresenta un valido punto di appoggio per attività legate in particolare all’alpinismo giovanile; attualmente il gestore è il conosciutissimo “sondalino” e guida alpina Adriano Greco.

 

N.B. Qui di seguito l’elenco dei presidenti che si sono avvicendati alla guida del C.A.I. Bormio in questi “indimenticabili cinquant’anni”: dal 1968 – 1975 – 1976: Sandro Rovaris; dal 1977 – 1978: Giuseppe “Bepino” Praolini; nel 1979: Egidio Pedranzini; nel 1985 (maggio): Gianfranco Balbo; a seguire nel 1985 (maggio - dicembre): Mario Pedranzini; dal 1986 – 1988: Giovanni Peretti; dal 1989 – 1990 (giugno): Gianni Confortola; dal 1990 (giugno) - 2012: Alfredo Cantoni (il “più longevo” a presiedere il sodalizio); dal 2012 al 2018: Matteo Schena e attualmente (febbraio 2018) Graziano Baroni (perciò - in totale - si sono “alternati” ben dieci presidenti).

 

Silvio Mevio

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