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Coronavirus: rispettiamo e non facciamo i finti eroi

CRONACA - 09 03 2020 - Ivan Bormolini

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(Di I. Bormolini) Sono settimane che ci viene detto di attenerci a poche semplici regole per limitare la diffusione del Covid 19. Doverosamente e giustamente le regioni più colpite, in primis la Lombardia e il Governo hanno varato dei provvedimenti che erano e sono mirati, compresi i recentissimi, a tutelare la nostra salute contro un virus di cui si conosce ben poco.

 

Sappiamo tutti che si diffonde molto rapidamente ed è elevatissimo il pericolo di contagio.

Solo la scorsa settimana molti di noi si sono lasciati prendere dall'ansia di svuotare i supermercati ed ipermermercati, una folle corsa verso un approvvigionamento di alimenti e beni di prima necessità.

Circolava però già la notizia che era consigliabile stare il più possibile a casa, evitare spostamenti inutili e luoghi particolarmente affollati... Ovviamente tutti insieme a far spesa!!! Cosa importava se per puro caso lo prendevi in offerta ogni 3x2, oppure prendi due e paghi uno!

 

E' vero questo coronavirus, ha cambiato i nostri stili di vita, quei tipici luoghi di aggregazione sono divenuti meno frequentati, altri sono rigorosamente chiusi, insomma soprattutto ora davvero dobbiamo limitare o modificare le nostre normali abitudini.

Il ferreo rispetto di ciò che ci viene comunicato dagli organi di informazione, dai nostri primi cittadini sino agli altri vertici della politica e della sanità, deve divenire uno stile di vita e per forza di eventi il tutto va preso rigorosamente alla lettera.

Quando giusto sabato ho visto alcuni impianti di risalita pieni di amanti di sport invernali, mi è venuto proprio da dire dov'è finito il rispetto per le regole imposte per noi stessi e per gli altri.

Badate bene, sabato sera stavo seguendo una trasmissione molto dettagliata sull'evolversi del Covid 19, il Professor Zangrillo ha fornito un dato che fa molto riflettere sull'emergenza sanitaria che ci troviamo ad affrontare. In tutta Lombardia, parole del luminare della medicina, vi erano in quel momento solo otto posti letto disponibili nei reparti di terapia intensiva.

 

Questo significa che la macchina della sanità è al collasso, non a caso si stanno reclutando medici in pensione, infermieri e tutte una serie di altre figure qualificate in grado di dare una mano negli ospedali. Oltre a ciò si stanno acquistando strumentazioni tecnologiche per terapie intensive che siano di supporto a quelli già normalmente in funzione.

 

L'entità dell'elevatissimo pericolo di contagio ci è data anche dalla riorganizzazione della rete ospedaliera, vi è urgenza di allestire nuovi luoghi di cura in grado di ricoverare le persone contagiate e fornire loro le cure più adeguate in base alla gravità, nel nostro caso l'ospedale Morelli ne è un esempio.

Perchè dico “rispettiamo”: lo dico semplicemente perchè non è più il momento di scherzare con il fuoco, a dire il vero non lo è mai stato. Oltre a mantenere comportamenti adeguati, che non sono certo i quasi feroci assembramenti per prendere un impianto di risalita, va profondamente rispettato il lavoro di tutto il personale sanitario che in questi giorni di emergenza è impegnato oltre ogni limite, per fare in modo di salvaguardare il bene più importante che abbiamo, ovvero la nostra vita e quella degli altri.

 

Assieme ad un infinito grazie a loro, un ringraziamento va fatto nei confronti della Protezione Civile e al mondo della scienza che si sta adoperando su vari fronti.

Non è più il momento di fare i finti eroi, i coraggiosi che sfidano un male dilagante e pericoloso. Cosa significa dire “tanto a me non mi attacca”? Chi a te cittadino eroe dalle infinite certezze ti da questa falsa sicurezza? Non è ignorando regole e un pericolo reale che si aiuta a tentare di arginare questa nuova malattia, questo sia ben chiaro.

Poi infine vorrei sapere chi ha messo in giro la voce infondata che ormai il Morelli è un lazzaretto. Riflettiamo bene su ogni parola che diciamo per favore. Ma sull'argomento Morelli, tornerò a breve con una riflessione.

 

Intanto anche dalle pagine di questo giornale si desidera sensibilizzare sul rispetto delle norme poste in vigore e a non assumere comportamente dannosi per la propria persona e altri. Tutto se ben adottato, sarà anche da parte del cittadino un piccolo ma fondamentale aiuto. Tassello dopo tassello, aiuteremo anche tutti i medici a partire da quelli di base sino a chi lavora nelle corsie degli ospedali con la collaborazione di tutto il resto del personale.  

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