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NASPI: ALCUNI LAVORATORI STAGIONALI SENZA SUSSIDIO

CRONACA - 20 10 2015 -

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Alcuni giorni fa ci eravamo occupati della Naspi, il sussidio di disoccupazione universale introdotto dal Governo Renzi e che sostituisce, dal 1° maggio 2015, l’assegno unico di disoccupazione per i lavoratori stagionali; avevamo sottolineato, dando voce alla protesta di Giovanni Carfagna e del gruppo "Lavoratori Stagionali", il rischio, per alcuni di questi, di vedere dimezzato (da sei a tre mesi) il proprio assegno di disoccupazione a partire dal 2016. "Il caos sugli stagionali - spiega Il Fatto Quotidiano - nasce dalla stessa formulazione del nuovo assegno di disoccupazione, che dura solo tre mesi per chi lavora sei mesi l’anno, in poche parole per tutti coloro che “fanno la stagione”. In questo modo, cuochi, camerieri, bagnini, animatori da villaggio e colleghi passeranno tre mesi senza reddito. A luglio, però, è uscita una circolare Inps che ha riportato il sussidio alla durata originaria, almeno per il 2015". Secondo l'associazione istituita da Carfagna, però, il software dell'Inps non avrebbe recepito le nuove direttive, penalizzando alcuni lavoratori stagionali che si sarebbero visti corrisposti tre mesi di sussidi invece che sei. Di parere contrario l'istituto di previdenza, che ha respinto al mittente le accuse, specificando che il numero degli assegni di disoccupazione dipende dalla diversa storia contributiva di ciascun lavoratore. In questa incertezza normativa si inseriscono anche le colf e le badanti, interessate anch'esse dalle nuove regole della Naspi. Secondo quanto denunciato dai sindacati, infatti, circa 300.000 di questi lavoratori domestici che non raggiungono le 24 ore settimanali, perderebbero questo sussidio economico.  “Stante così la situazione – spiega in una nota il sindacato Filcams Cgil – si assisterebbe dunque a una situazione di evidente iniquità, in cui una lavoratrice domestica part time, che magari lavora per 12 mesi continuativi con un contratto di 20 (o anche 23!) ore settimanali non può accedere alla Naspi, mentre una lavoratrice di un altro settore con un identico contratto part time, anche con una anzianità inferiore, percepisce regolarmente il trattamento”.
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