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Non dobbiamo essere prigionieri del Coronavirus

CRONACA - 17 10 2020 - Ezio (Méngu)

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/Mascherina abbandonata
Mascherina abbandonata. (foto di e.m.)

Cari lettori a supporto dell’accorato appello su questo giornale per il rispetto delle norme Anticovid dei Signori sindaci dell’Alta Valtellina, vorrei fare una “invocazione“ a modo mio. Sono molti i lettori del giornale on line “Intorno Tirano” e il loro passa- parola, come in una catena virtuale di S. Antonio, è una buona occasione per poter stare in campana e liberarci al più preso della Pandemia. Il parlarne è anche un modo liberatorio per non farci sentire prigionieri di uno stato d’animo che non ci fa vedere un futuro migliore.

 

Non dobbiamo essere prigionieri del Coronavirus

Negazionista, la tua voce, la tua ipotesi più non regge

sei come don Ferrante che studiò i suoi trecento libri

per negare l’evidenza e poi il poveretto fini con il gregge

degli appestati e mori dicendo “ tutte corbellerie e deliri “

 

e mai si rimise alla opinione comune che dalla peste

occorreva proteggersi distanziandosi l’un l’altro per bene ,

lavandosi le mani il viso e pulendo spesso la veste,

lui fu nei “ Promessi Sposi “ il gran negazionista delle pene.

 

 

Quel tempo della peste manzoniana è ormai passato,

ora è comparso il Coronavirus. E’ così bello a vedersi

nei libri e non pare dare la terribile malattia dell’appestato,

né dar piaghe e neanche bubboni schifosi da vedersi.

 

Attenti! E’ un terribile carceriere che ci tiene tutti in campana

finché non scopri in te il suo morso che ti toglie il respiro,

il sapore dei cibi, e ti dà febbre. Nessuno ha il toccasana

per combatterlo, così aleggia sempre più come un vampiro

 

che ti succhia il sangue e ti priva della tua e nostra libertà .

Diventeremo tutti carcerati in galere dalle sbarre invisibili,

dove l’angoscia e la paura fa da secondino in una realtà

del mondo moderno dove tutte le cose sembravano fattibili?

 

Vogliamo andare ad abitare su Marte, il rosso pianeta,

dopo aver distrutto il nostro globo azzurro con ogni rapina?

No! No! La Terra è, e sempre sarà, la nostra unica meta,

dobbiamo difenderla da mali con intelligenza sopraffina.

 

Il Coronavirus è un carceriere dannato e molto si compiace

vedendo il Presidente di un grande paese che dà per scontato

d’essere un Superuomo e dice che quel virus è assai fugace,

molto simile all’ influenza e nessuno deve essere disperato.

 

E’ autunno e poi verrà l’inverno. Chi può rimanga nel suo buco!

La fredda stagione porterà ai vecchi acciacchi e gran malanni,

raffreddore, tosse e febbre . Attenti al maledetto e tondo bruco

del Coronavirus che oltre alla prigionia potrà farci grandi danni.

 

Dannato carceriere, hai frenato il ritmo del nostro vivere,

ora sappiamo come un microbo del tuo pari quanto vale,

d’ora in poi solo gli uomini senza scienza potranno scrivere

che il nostro Mondo va trattato come un eterno carnevale.

 

Se ora saremo come reclusi in angusta cella di punizione

per colpa di un allegra vita estiva scalmanata e accanita .

questa condanna ci insegna che ogni nostra azione

si riversa nel bene o nel male sull’altro compagno di vita.

 

Ezio (Méngu)

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