Rodùn beach e acqua park a Tirano
CRONACA - 12 05 2018 - Méngu
“Rodùn” , in dialetto, indica una grande ruota. Un tempo nella zona di Tirano denominata “Rodùn“ esistevano vari mulini ad acqua. Le acque del fiume Adda e del torrente Poschiavino, in quel luogo, si congiungevano e con la forza impetuosa del torrente Poschiavino l’acqua faceva girare le grandi ruote dei mulini per produrre energia. Orbene in quest’area i mulini, con il progresso tecnico, sono scomparsi e l’acqua del Poschiavino è stata incanalata per altri usi. La poca acqua d’avanzo scorre nell’alveo del torrente e se ne va lenta ignorando la zona del “Rodùn” , ma i tiranesi quell’acqua in quel sito non l’hanno mai dimenticata. Orbene, l’acqua è vita e dove v’è acqua v’è relazione. La relazione è dunque vera vita. Così molti tiranesi, nei tempi passati e nei tempi attuali hanno sempre immaginato di possedere una zona dove l’acqua facesse capolino tra verde e alberi, tra frescura e calura, tra sole e pioggia, tra grida gioiose di bimbi e sciacquio di acque. Immaginate la grande area del Rodùn, di circa due ettari di terreno ora incolto, presso il moderno impianto del teleriscaldamento della nostra cittadina, attrezzata con una grande piscina circolare. Grande come un piccolo laghetto, attrezzata d’ogni comodità e riscaldata, circondata da un grande prato alberato dove si possa godere della frescura nel periodo estivo e del vociare dei bimbi che, con i loro papà , le loro mamme , sguazzano nell’acqua e come grilli saltellano nel prato. Di quel moderno impianto di teleriscaldamento l’acqua calda in esubero d’estate potrebbe essere utilizzata con profitto nella piscina e allietare grandi e piccoli, cittadini e forestieri ospiti nell’area camper già esistente e vogliosi di scoprire le bellezze della nostra cittadina e di godersi l’eterno spettacolo del Bernina sul Trenino Rosso. Questa è una idea che un nostro stimato cittadino architetto mi ha illustrato ed io ho condiviso con entusiasmo, sicuro di essere in compagnia di molti. Chi non vorrebbe che nascesse una “Rodun Beach”, un “acqua park “ come oasi di relax a Tirano, in una zona abbondantemente servita di comode strade dove si possa esporsi al sole come una “spiaggia” ben attrezzata, con servizi di ristorazione, bar, sale di convegno, centro culturale e sportivo e relativi parcheggi? Sarebbe un luogo eccellente dove gli sportivi, i giovani e i meno giovani potrebbero trovare quel dialogo e quella relazione che oggidì molte volte manca e che tanti di noi desiderano poiché mai come ora scienza, economia, lavoro e non da ultimo il “credo religioso” sono così distanti tra loro poiché manca il “vero dialogo personale“. Mancano i veri luoghi di aggregazione dove la gioia, la serenità, l’amicizia, e il divertimento sono il terreno fertile per una crescita sana e armoniosa di una città. E se un grande Parco del S. Michele sognato da più di ottocento firmatari, al tempo della gestazione del nuovo PGT ci è stato purtroppo negato, almeno ora si abbia il coraggio e la buona volontà di utilizzare quell’area comunale di 2 ettari, per un “ respiro della città “ , in una città che diverrà sempre più turistica e interessante. La bacchetta magica esiste solo nei nostri sogni , ma con il tempo questa è una nuova sfida, tra le molte altre che alcuni cittadini, con le loro forze intellettuali e economiche, potrebbero attuare allo scopo di dare ulteriore impulso ad un turismo innovativo e vivace ad una città, sempre più bella e ordinata, pronta a ricevere la tangenziale. Méngu P.S. Invito l’Amministrazione e tutti i tiranesi a leggere e a commentare ciò che la “storia tiranese ” ci ricorderà di aver negato ai nostri posteri . Ne sono sicuro! http://archiviointornotirano.blogspot.it/2011/11/gianluigi-garbellini-si-al-grande-parco.html
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