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Sanità nazionale e di montagna - Prima e Seconda Parte

CRONACA - 23 11 2024 - Tino Bono

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/lettera aperta

Parlare di Sanità Generale e Sanità della Montagna oggi a mio parere bisogna partire dalla prima riforma Sanitaria con Legge del 1978.

Nella Legge Nazionale del 1978 sono ben scritti i principi dettati dalla COSTITUZIONE, cioè a dire che TUTTI i cittadini devono avere garantito il Servizio Sanitario gratuito.

 

1-       Quella Legge dettava la necessità di accorpare tutte le discipline Reparti Ospedalieri al fine di un migliore servizio e renderlo più professionale. Dai risultati statistici si era capito che un miglior servizio era di riunite i reparti di Ginecologia, Ostetricia e Pediatria, Medicina Generale con La Chirurgia Generale e per specialità arrivando alla Cardiologia, Sale Operatorie attrezzate non solo nella strumentazione che era importante, ma anche nella preparazione di gruppi di Equipe Medici Infermieri Anestesisti specializzati sul lavoro che erano chiamati a fare. Per fare questo ci vogliono Strutture che abbiano un circondario di almeno 300.000 UTENTI. Con questo numero le statistiche ci dicono che si sarà quella rotondità di utenti con un servizio adeguato in tutti i reparti.

 

2-       Come solito, alcune categorie di Medici, Professori e Primari raccolti come associazione e/o sindacato, han voluto far passare l’argomento della Privatizzazione.

 

3-       Non si fatta una legge per Ospedali Privati né per Cliniche private perché queste già esistevano, ma fare una Legge per i Medici di fare Visite Private nell’Ospedale stesso. E qui inizia e nasce il primo problema delle file d’attesa ed oggi ancor di più. Questo è stato il primo passo verso tale disagio. Medici Ospedalieri sono parzialmente presenti nell’Ospedale Pubblico ma sono presentissimi per visite private nella struttura Ospedaliera Pubblica.Il perché, logico sono meglio pagati a dire che parte di quel compenso va anche a loro e neòòo stesso tempo sono pagati dallo Stato. Ospedali, Cliniche Private cosa possono dare di più? Nulla perché in quei nosocomi si fanno solo Visite e esami di difficoltà minore. Anche per gli interventi operatori essendo discipline Mediche facile e veloci che poi vengono meglio PAGATE perché convenzionata con lo Stato.

 

I Medici che vogliono mantenere la loro Professionalità ad un certo livello medio alto il loro stato professionale devono lavorare in Sala Operatoria almeno quelle 4/5ore giornaliere per mantenere alto il loro esercizio e naturalmente scelgono strutture <ospedaliere che rispondano alle loro esigenza. 

Naturalmente nel rispetto di tutte le figure professionali in un Ospedale bisogne che il tutto vada organizzato meglio, ma per farlo alla guida ci deve essere non solo una persona che ha in tasca una Laurea, ma deve avere una conoscenza direttiva INDUSTRIALE che non è difficile. Ambulatori Privati distribuiti nel territorio, è una scelta della persona. Potremmo dire con tranquillità che spesso è il Medico di Base che consiglia l’utente

 

4-       Sanità di Montagna : La Montagna a differenza della pianura e grandi città dove è naturale un concentramento abitativo soffre un basso numero di abitanti stessi, ma ci sono le stesse esigenze non’chè di avere un eguale servizio. La prima Riforma Sanitaria andava in questa direzione dove con la statistica andava a meglio organizzarsi.

Si deve sempre tener presente che per fare un Ospedale che non lo sia solo di nome e con la scritta all’esterno.

Ci vogliono una utenza abitativa di 300.000 abitanti, ciò calcolato statisticamente che la rotazione utenza copre l’efficienza di tutte le discipline Mediche.

Le Valli di Montagna, non è possibile questo. Basti ricordare che la Valtellina con 180.000 ha abitanti per questo aggregato. L’alto Lario (53.000) e prima ancora la Val Camonica (102.000) che andava nella direzione giusta a livello numerico, ma il Legislatore, in questo caso Lombardo, che è una Commissione dove all’interno ci sono anche Primari Ospedalieri in Pensione, nella stesura della Legge 23/ 2015 non conosceva il territorio montano. La Val Camonica, da subito sin dalla prima Conferenza dei Sindaci si sono dichiarati contrari Perché la Val Camonica ha già un suo Ospedale a metà valle (Esine) e che nel bisogno a 50 km. Raggiunge Brescia che risponde con Ospedali di eccellenza e completi in tutte le discipline Ospedaliere.

La Valtellina con i suoi 182.000 abitanti deve mantenere in piedi e per quel che si può un servizio adeguato. Avendo le Valli partendo da Chiavenna, Livigno, Valfurva, Val Malenco, Val Masino per arrivare a Sondrio distano una sessantina di km. Ciò detto sopra dimostra che già alla Direzione mancano persone capaci di Organizzare i servizi territoriali.

Non ultima la mancanza di Medici sufficienti sia di Base che negli Ospedali. Qui bisogna rivedere l’impostazione scolastica che come fatto fino ad oggi i risultati dimostrano che è stata un fiasco. Altro esempio: Se in Valtellina c’è solo un Medico Reumatologo, che è per me persona bravissima e Medico di alto livello, come può far fronte a tutti i bisogni?

 

 Metto sotto integralmente, come apparsa su questo giornale, la Sentenza del Tar che da risposta, naturalmente ad un ricorso.

(Il Tar, Tribunale amministrativo regionale della Lombardia, respingendo il ricorso presentato nell’estate del 2021 dal sindacato dei dirigenti medici ed ospedalieri, ha stabilito la legittimità dello spostamento dei reparti di chirurgia toracica, chirurgia vascolare e neurochirurgia all’ospedale di Sondalo, dopo che erano stati temporaneamente spostati a Sondrio durante l’emergenza sanitaria dovuta al Covid.)

 Questa Sentenza ci deve richiamare a pensare…. Per avere un reparto come descritto sopra per patologie cosi importanti, in un Ospedale ci deve essere una Equipe di Medici Infermieri e Anestesista molto preparati che si compensano con tanta fiducia l’un l’altro che vuol dire avere un Primariato di ben 8 persone al Morello come è possibile?A Sondalo al massimo può venire un Medico Chirurgo chiamato per  appuntamento massimo un Medico da una altra struttura Ospedaliera, ma il resto dell’equipe???

Allora ci devono essere interventi molto leggeri.

Con questo non si può dire che abbiamo un reparto di Chirurgia Toracica e Vascolare. Bisogna che, per esempio al Morelli ci sia una organizzazione preparata e pronta a spostare nel più breve tempo possibile  il degente con un mezzo che non danneggi il malato.Può essere l’Elicottero e andra meglio.

Inoltre chi è chiamato ad eseguire queste sentenze dimostra nei fatti che non ha il minimo di conoscenza del territorio e sua organizzazione Ospedaliera. Sembra quasi che la Sentenza voglia accontentare i Sindaci e il Comitato per la Salvezza del Morelli guidata sapientemente dai tre coordinatori, ma nell’ultima Assemblea tenutasi a Sondalo, l’indirizzo dei Dirigenti era per spingere alla privatizzazione dell’Ospedale mentre dall’assemblea le richieste erano dell’Ospedale Pubblico. I Signori Sindaci che han fatto ricorso allo spostamento a Sondrio dovrebbero pensare bene alla qualità del servizio, perché a Sondalo per la scarsa quantità abitativa i servizzi devono esserci, ma che siano rispondenti con la qualità dello stesso.

 

Tutto questo sistema mette in luce tutte le contraddizioni che si creano senza tener conto di cosa serva per fare della…BUONA  SANITA’… che risponda a veri bisogni qualificanti per l’utenza. Sprecando così risorse umane e non creando un adeguato servizio e si crea solo confusione nei cittadini e mala organizzazione dell’Ospedale e DEBITO PUBBLICO.

 

Tino Bono

 

Seconda parte

1-       Sanità di Montagne : La Montagna a differenza della pianura e grandi città dove è naturale un concentramento abitativo che permette una Sanità con strutture Ospedaliere ben attrezzate e di alta qualità, questa, soffre un basso numero di abitanti stessi, ma ci sono le stesse esigenze di avere un eguale servizio qualificato.

2-        La prima Riforma Sanitaria andava in questa direzione dove con la statistica dava giuste indicazioni organizzative.

 

            Si deve sempre tener presente che per fare un Ospedale perché non lo sia solo di nome e con la scritta all’esterno

Una utenza minima di 300.000 persone perché con questo, dimostrato statisticamente, vi è una rotazione costante in tutti i reparti e da qui la qualificazione del Personale Medico ed Infermieristico.

 

3-       Sanità di Montagne : La Montagna a differenza della pianura e grandi città dove è naturale che l’abitabilità sia molto inferiore ma ci sono le stesse di avere un eguale servizio qualificato.

 

Nelle Valli di Montagna non è possibile questo. basti ricordare che la Valtellina con 180.000 ha abitanti per questo la Legge 23/ 2015 Regionale aveva accorpato, l’Alto Lario (53.000) e la Val Camonica  (102.000) che andava nella direzione giusta a livello numerico, ma il Legislatore, in questo caso Lombardo, dove c’è una Commissione composta da diverse figure della società dove all’interno ci sono anche Primari Ospedalieri anche già in pensione che dovrebbero essere quelli che suggeriscono al Legislatore argomenti tali per la quale nella stesura della Legge ci siano il minor possibile di mancanze.

 

 Però tutte queste Figure di Esperienza non conosceva il territorio montano. La Val Camonica, da subito sin dalla prima Conferenza dei Sindaci si sono dichiarati contrari….

4-        Perché : La Val Camonica ha già due Ospedali Sanità di Montagne : La Montagna a differenza della pianura e grandi città dove è naturale un concentramento abitativo soffre un basso numero di abitanti stessi, ma ci sono le stesse esigenze nonché di avere un eguale servizio. La prima Riforma Sanitaria andava in questa direzione dove con la statistica andava a meglio organizzarsi.

Si deve sempre tener presente che per fare un Ospedale che non lo sia solo di nome e con la scritta all’esterno

Ci vogliono una utenza abitativa di 300.000 abitanti, ciò calcolato statisticamente che la rotazione utenza copre l’efficienza di tutte le discipline Mediche.

Le Valli di Montagna, non è possibile questo. Basti ricordare che la Valtellina con 180.000 ha abitanti per questo aggregato L’alto Lario (53.000) e prima ancora la Val Camonica  (102.000) che andava nella direzione giusta a livello numerico, ma il Legislatore, in questo caso Lombardo, che è una Commissione dove all’interno ci sono anche Primari Ospedalieri in Pensione, nella stesura della Legge 23/ 2015 anno dimostrato di non conoscere il territorio montano.

 

La Val Camonica, da subito sin dalla prima Conferenza dei Sindaci si sono dichiarati contraria

 Perché : La Val Camonica ha già due suoi Ospedali (Edolo ed Esine a metà valle, ma ancor di più nel bisogno con 50 k. Raggiunge Brescia che risponde con  Ospedali di eccellenza e completi in tutte le discipline Ospedaliere.

 

La Valtellina con le Valli partendo da Chiavenna, Livigno, Val Furva, Val Malenco,Val Masino per arrivare a Sondrio distano una sessantina di km. Ciò detto sopra dimostra che già alla Direzione son sempre mancate persone capaci di Organizzare i servizi territoriali.

Non ultima viene la Scuola per la Medicina ed Infermieristica che per come organizzata oggi soffre tutta la Sanità per mancanza di Personale.

5-              La Valtellina con ha due Ospedali,  Sondrio e Sondalo, ma hanno Valli come La Val Malenco, Val Masino, Livigno, Val Furva, la Valchiavenna, ecc.ecc che distano parecchi chilometri dagli Ospedali.  L’organizzazione Sanitaria da sempre lascia molto a desiderare, ed ecco che di fronte al bisogno ci si rivolge ad Ambulatori di Medici Privati che arrivano a giorni ed orari prestabiliti, perché questi Medici per lo più sono occupati negli Ospedali Pubblici per la maggior parte dove lì fanno esperienza e poi la vendono privatamente. 

 

Non vi sembra che tutto ciò sia una grande confusione organizzativa?

 

 

Eppure, a farlo sono persone che percepiscono cospicui stipendi. 

Perché : l’organizzazione Ospedaliere è Guidata da persone che probabilmente non conoscevano neanche il territorio e i Sindaci, che la Legge demanda compiti  di Proposta e Suggerimento, non hanno mai fatto proposte adeguate rispondenti ai bisogni dei cittadini stessi

 

             In questi giorni (14-Novembre ’24, su La Provincia) si legge che è stata convocata la Conferenza dei Sindaci da parte del Presidente Scaramellini Sindaco di Sondrio, presenti primi Cittadini di 55 paesi per argomentare in merito, speriamo che l’impegno non si fermi solo alle richieste della struttura edilizia. Servono indicazioni precise e fattibili oggi e che da questo inizio nella Legge Regionale 23/2015 e modifiche sucessive vi erano precise indicazioni in merito, ma Sindaci capo Mandamento incaricati , pure Presidenti Conferenza degli stessi hanno letto la Legge in termini BUROCRATICI ed in maniera mnemonica, dimostrando di non essere all’altezza del Compito assegnatogli dagli elettori tori.

 

Sanità Curativa e Sanità di Prevenzione.

 

Affrontare bene l’argomento Sanità di Montagna, che è sempre stata intesa come CURATIVA, cioè quando il male è conclamato.

Cosa si doveva fare anche al Tempo: creare nei paesi dislocati nelle valli degli POLIAMBULATORI dove a turno prestabilito a giornate  settimanali ci fosse  la presenza di quelle figure Mediche più necessarie come: Ginecologo ,l’Ostetrica, il Pediatra, a dire tutte le figure Mediche necessarie, ma condotta da Medici Ospedalieri, cioè quelli che lavorano negli Ospedali Pubblici perché figure ben aggiornate alle cure temporanee. Questo nonostante sin dalla Legge Nazionale 1978 indicava è sempre stato disatteso al fine di raggiungere uno scopo privatistico del servizio. Logico è che l’Utente, in questo caso delle valli….abitanti < a cà de l’ors> si sono adeguati e non han potuto fare altro che parlar male della struttura di Sanità Pubblica.

 

          I Medici di Base oggi: PER LA Maggior parte dovrebbero essere di MEDICINA GENERALE a differenza ci siamo ridotti di nominare Medici Oculistici o altre specializzazioni minori. Tanto si tratta solo per la maggior parte di fare ricette di ……. O di esami specifici. Che dopo la lettura inviare il paziente dallo specialista, ma anche questo può essere prevenzione), per ciò il Medico di Base è diventato Figura molto sbiadita rispetto alla loro Laurea.

Sin prima dalla Legge 1978, si proponeva che i Medici di Base, (al tempo della Mutua) andassero 2 (due) volte all’anno per un periodo di 15 giorni in Corsia negli Ospedali al fine di tenersi aggiornati su nuovi farmaci e innovativi sistemi d’intervento. Ma questo non è mai stato applicato preferendo scrivere ricette a iosa al fine e vantaggio delle Case Farmaceutiche, e riscuotendo premi vari al raggiungimento dei vari target.

 

Oggi in oltre c’è una ottima possibilità da sfruttare con il recupero delle vecchie e piccole strutture che si chiamavano Ospedali esistenti che si vanno a chiamare “ Case di Comunità e/o Ospedali di Comunità” si ripresenta. Dicevo, una ulteriore possibilità riorganizzativi per rispondere ai veri bisogni dei Cittadini - Utenti.

Come lo accennavo nell’articolo precedente su <Compiti e doveri degli Ospedali di Comunità> arrivare ad una riorganizzazione dei Medici di Base. Con un paio di Ambulatori messi a disposizione al fine che Medici Giovani non abbiano ad affrontare spese di affitto che devono essere sempre pesanti. E dove i Medici stessi possano collaborare fra di loro che è sempre un approfondimento dello  studio e miglioramento del Servizio.

         Detto questo però non basta se non entriamo energicamente nell’organizzazione SCOLASTICA della Medicina sia pe Medici che per Infermieri-. 

 

Argomento importantissimo che riprenderemo in altro momento.

Questo mio dire, con una scrittura quasi parlata in dialetto, non vuole essere solo di critica, ma ha in sé la volontà di far nascere un argomento da svilupparsi, anche fra i cittadini, che dobbiamo imparare tutti ad ASCOLTARE ed ASCOLTARCI, al fine di ricostruire un servizio rispondente adeguatamente e tanto importante.    

 

Tino Bono

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