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Alcune rappresentazioni di San Michele in Santuario

CULTURA E SPETTACOLO - 02 09 2021 - Ivan Bormolini

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/IL SAN MICHELE SULLA FINESTRA DI SINISTRA DELLA FACCIATA DELLA BASILICA
IL SAN MICHELE SULLA FINESTRA DI SINISTRA DELLA FACCIATA DELLA BASILICA

(Seconda ed ultima parte di I. Bormolini) Ieri vi ho parlato del san Michele sulla lanterna della cupola nella nostra Basilica e delle vicende ad esso collegate. In quest'ultima parte andremo alla ricerca degli altri capolavori che raffigurano il santo sia all' esterno che all'interno del nostro Santuario.

Giungendo da viale Italia l'attenzione è catturata dalla Basilica, dal maestoso campanile alto 54 metri e dall'abside pentagonale.

La sua impronta rinascimentale certo non sfugge, ma ecco che sulla sommità notiamo una piccola statua di san Michele realizzata in marmo in tipici caratteri rotariani.

Prima di giungere alla facciata principale, sul lato meridionale ed esattamente sul portale laterale nella chiusura lignea, c'è scolpito un san Michele. Si trova sul pannello dei battenti ed è opera di un ignoto intagliatore.

Nell'ammirare la facciata, oltre a godere della straordinaria bellezza del portale principale, realizzato dallo scultore ticinese Alessandro Della Scala tra il 1530 e il 1534, sulla cimasa della finestra di sinistra vediamo l'arcangelo Michele.

Si riscontra anche in questo caso la mano dei celebri fratelli Rodari che anche nella finestra di destra avevano realizzato i cornicioni in stile classico.

Il carattere di queste sculture, quindi anche quella di san Michele, denuncia chiaramente l'arte di uno dei fratelli Rodari, probabilmente Giacomo.

Passiamo ora all'interno del tempio dove certo le rappresentazioni del santo non mancano:

Nella cappella dell'apparizione su un inginocchiatoio ligneo, nel 1936 i fratelli Andreola, abili ebanisti locali, avevano rappresentato il momento del prodigioso evento, anche in questo caso c'è la vigile presenza di san Michele con gli attributi della spada sguainata a difesa della fede e con la bilancia come simbolo di equità.

Il pulpito i cui autori sono forse da individuare fra Alessandro Locheti di Lovero o Giovanni Andrea Musatto di Grosotto, presenta una scultura lignea di san Michele.

La si individua nel lato principale dello stesso, al centro c'è l'Assunta, a sinistra san Michele e a destra san Martino.

La cantoria era stata commissionata nel 1768 all'intagliatore Giovan Antonio Pianta ed ultimata nel 1770, i dipinti sono attribuibili a Giovan Pietro Romegialli di Morbegno, tra questi spicca nel centro la scena dell'Apparizione, qui oltre agli altri personaggi spicca san Michele con aspetto bellicoso e spada sguainata.

Osservando l'altare maggiore, edificato nel 1748 da Giovanni Battista Galli, non sfugge nella parte absidale la statua di san Michele posta al centro del coro.

E' in rame con finimenti in oro e argento, risale al 1769 ed è opera di un ignoto orefice di Morbegno, riprende le fattezze di quella cinquecentesca posta sulla lanterna della cupola.

Sulla porta sinistra del coro che conduce alla vecchia sacrestia, nel pannello superiore è raffigurato san Michele “pesatore delle anime” nell'atto di trafiggere con la spada Lucifero intento a ghermire l'anima sul piatto della bilancia dell'arcangelo.

In sacrestia nuova, ci sono due credenzoni in noce per la custodia degli arredi e dei paramenti, sono opera di Giovan Battista Del Piaz nel 1705, qui tra i pregevoli intagli si scopre l'effige dell'arcangelo Michele.

Prima di lasciare il tempio, scopriamo un'altra rappresentazione di san Michele, si trova nella vetrata del rosone del braccio destro del transetto, vi è istoriata “La vittoria di san Michele su Lucifero”.

Le vetrate erano state realizzate sotto la regia del professor Angelo Andres di Tirano, su ordine della Commissione per il Culto nel 1904, in occasione del quarto centenario dell'Apparizione.

La ditta che le aveva eseguite era la milanese G. Beltrami & C., attiva anche nel duomo di Milano e ben nota per la bellezza delle sue opere.

 

 

FONTE: LA MADONNA DI TIRANO. Monumento di fede di arte e di storia. Autore: Gianluigi Garbellini. Stampa: finito di stampare nel mese di luglio 2004 dalla Tipografia Polaris Sondrio.

Dalle pag: 33, 34, 52, 53, 93, 94, 97, 107, 128.

L'ICONOGRAFIA DELL'APPARIZIONE DELLA MADONNA DI TIRANO. Autrice: Tamara Del Dosso Vanari. Coordinamento e cura editoriale: Bruno Ciapponi Landi. Stampa: Tipografia Polaris, Sondrio. Dalle pag: 61 e 62.

Immagine di copertina di I. Bormolini.

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