Asilo e ricovero di mendicità di Tirano: i nuovi stabili - II parte
CULTURA E SPETTACOLO - 23 02 2018 - Ivan Bormolini
(A cura di Ivan Bormolini) Ieri con la nostra rubrica sulla storia tiranese ci siamo concentri sui fatti che hanno portato all'edificazione dei due stabili dell' allora Asilo e del Ricovero di Mendicità. Ci siamo lasciati col dire che le opere avevano avuto inizio nel luglio del 1906. Un anno e pochi mesi erano serviti per portare a compimento le allora definite “le due nuove fabbriche”. Il 29 settembre 1907, giorno che ricorda anche l'Apparizione della Beata Vergine Maria al Beato Mario Omodei, si inauguravano le strutture, le sedi con l'arredamento erano costate Lire 170.939,40. Durante le opere era venuta a mancare la Signora Caterina Gervasi che aveva legato al Ricovero la somma di 100.000 Lire con il suo nome. La nuova sede poteva contare 45 ricoverati. Nel giorno dell'inaugurazione c'era stata un gran festa dei bambini, ed erano intervenuti, oltre a tutte le autorità locali, l'Onorevole Credaro deputato della provincia, il Prefetto, l'Ispettore ed altri notevoli personaggi. I bimbi si erano fatti onore come sempre ed alla fine del saggio avevano canto a meraviglia la “ Marcia Reale” accompagnati dal Maestro Ghilardi. A opere compiute venivano ricordati l'umile quanto valente architetto Ramponi, suor Giuditta Torelli, la quale con ampio interessamento aveva seguito i lavori favorendoli con opportuni suggerimenti frutto della sua rara competenza. Il Dottor Martinelli, per le prescrizioni di ingegneria sanitaria, il Cav. Cesare Zanetti, per il gratuito esame del progetto al quale aveva apportato apprezzate varianti. Ed infine l'appaltatore Giuseppe Gaddi che aveva lavorato col solo guadagno della soddisfazione di aver onestamente compiuta la sua opera. Come sempre succede ancor oggi in caso di opere pubbliche, le critiche non erano mancate, anche se è bene ricordare che la maggior parte delle stesse erano subito cadute. Le Cronache delle reverende Suore Salesiane citano quei momenti ricordando anche le già citate preghiere a S. Giuseppe. Ed ovviamente, pur nel giubili del momento di festa le stesse si prodigavano per il trasloco nelle nuove e consone sedi. Contestualmente ai nuovi edifici, era stata costruita la cappella dedicata a San Giuseppe che era stata benedetta il 25 novembre del 1907 dall'allora parroco don Luigi Albonico. La cappella era in posizione privilegiata e univa simbolicamente il Ricovero e l'Asilo. La si vedeva subito entrando nel cortile antistante, il luogo sacro era il cuore delle due istituzioni. I lavori degli anni ottanta, che certamente prevedevano criteri progettuali più consoni, hanno relegato la cappella nel seminterrato della struttura della Casa di Riposo. Ecco i numeri: se su un fronte qualcuno criticava l'eccessivo costo delle opere e pure l'apparente smisurata grandezza, sono proprio i dati numerici a smentire il tutto. Chi aveva voluto le nuove sedi, aveva guardato anche al futuro, in modo tale che per anni non si era intervenuti con altre opere e dispendi di denaro. All' apertura dell'Asilo del 1907 i bimbi iscritti erano più di 200, nel dicembre dell'anno dopo erano 270. Aumentavano anche le possibilità per il Ricovero, 22 nel 1911 e nel 1920 una trentina. Ma il tutto non si fermava a Tirano, si guardava anche alle frazioni ai loro bisogni ed alle necessità dei bambini, ecco dunque che la Casa di Baruffini apriva il 7 novembre 1910, due anni dopo, il 22 novembre 1912 si apriva la sezione di Madonna e il 16 ottobre 1939 si apriva la Casa di Cologna. Certo fa riflettere un dato, oggi si parla di una drammatica diminuzione delle nascite, tanti reparti di ostetricia, sono a rischio chiusura proprio per il calo demografico. Certo allora, in assenza di tali reparti, quando si partoriva in casa i numeri erano ben differenti anche fra Tirano e frazioni. Vi cito per curiosità alcuni numeri, come già ricordato nel 1908 i bambini iscritti all' Asilo di Tirano erano 270, all'apertura della sezione della vicina Madonna di Tirano troviamo 60 bambini, a Baruffini nel 1910 gli iscritti erano 60, già 70 nell'anno successivo per poi raggiungere il dato massimo nel 1916 con 88 bambini. Per Cologna, nel 1939 gli iscritti erano 31, nella frazione il numero massimo è arrivato 43 tra gli anni 1943/43. FINE FONTE: “ Cento anni di vita a Tirano” dalle Cronache delle Suore Salesiane 1897-1997. Autrice Carla Soltoggio Moretta. Finito di stampare nel mese di maggio 1997, presso la Tipografia Petruzio s.r.l. Di Tirano ( So ) Anche alcune stampe e fotografie allegate sono tratte da questi volumi.
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